Archivio per tag: pfas

Categorie: Ambiente, Fatti

Rischi e soluzioni Pfas, una mamma di Lonigo Giovanna Dal Lago video scrive all'ad di Miteni e Antonio Nardone risponde

Domenica 24 Settembre 2017 alle 20:33

La signora Giovanna Dal Lago, una mamma di Lonigo, dal sito di Repubblica ha posto delle video domande alla Miteni di Trissino sulle problematiche legate ai Pfas e l'Ad di Miteni Antonio Nardone le ha risposto con una videolettera di cui Repubblica ha pubblicato una sintesi. Proponiamo qui i due video integrali montati in sequenza per una sorta di confronto tra il bianco e il rosso sperando che i due colori sfumino in un rosa che sappia di soluzione per tutti.

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Categorie: Politica, Ambiente, Fatti

Sonia Perenzoni di M5S lamenta la mancanza di norme governative sui Pfas e le misure anti inquinamento che partono dall'area Miteni ma non da dove arriva verso la.. Miteni

Venerdi 22 Settembre 2017 alle 22:19

Mentre gli operai della Miteni erano in sciopero mercoledì scorso 20 settembre e presidiavano l'azienda a cui si imputano, non senza almeno qualche perpelessità tecnica, i problemi di inquinamento da Pfas, la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Montecchio Maggiore, Sonia Perenzoni, da sempre attiva su questo fronte, è intervenuta non solo per esprimere solidarietà ai lavoratori per le discussioni legate al contratto e alle condizioni di sicurezza, ma anche per lanciare degli strali contro il governo.

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Categorie: Politica, Ambiente, Fatti

Acqua pulita, approvata la mozione di Scarabel (M5S) sui pozzi abusivi

Martedi 5 Settembre 2017 alle 18:44
ArticleImage Il consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi una mozione del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel riguardante interventi urgenti in materia di pozzi artesiani o freatici: il provvedimento prende le mosse dalle recenti vicende di contaminazione da Pfas, mercurio, atrazina e cromo esavalente delle falde venete. La mozione impegna la giunta veneta ad attivarsi, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di far sì che venga ultimato l'archivio digitale dei pozzi esistenti nel territorio del Veneto previa effettuazione di un censimento a livello regionale, individuando ubicazione esatta e misure di ciascuno, e che il medesimo sia reso accessibile agli addetti ai lavori e ai cittadini.

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Autoanalisi per emergenza Pfas, Cristiana Guarda (AMP): "la giunta non garantisce ancora i rimborsi agli agricoltori"

Martedi 8 Agosto 2017 alle 11:46
ArticleImage "In meno di un anno si è passati da un regime obbligatorio per le auto analisi dei pozzi privati, con oneri a carico dei proprietari, ad uno facoltativo e vincolato ad una procedura codificata in capo all'Arpav. Ad essere stati penalizzati sono gli agricoltori, obbligati a pagare di tasca propria le spese per effettuare le analisi e sul cui rimborso la Giunta non sta dando risposta". A prendere posizione sulla vicenda legata all'emergenza Pfas, è la consigliera regionale Cristina Guarda (AMP), che sul tema ha nuovamente presentato un'interrogazione, dopo che "la Giunta non ha dato in risposta diretta alla mia domanda di fare chiarezza sui rimborsi".

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Categorie: Ambiente, Lavoro

Pfas, lavoro e salute: prende posizione la Rsu Miteni spa con Denis Orsato per la Uil e Renato Volpiana per la Cgil

Domenica 23 Luglio 2017 alle 19:18

Recentemente l'azienda Miteni ha commentato in modo distorto le ragioni che hanno spinto noi rappresentanti sindacali unitari aziendali (Rsu) a dichiarare lo stato di agitazione sindacale. Più nel dettaglio ha dichiarato che ha presentato un contratto integrativo aziendale, che gli investimenti per la tutela ambientale sono prevalenti su qualsiasi beneficio economico, aggiungendo poi che il mancato rinnovo è conseguente alla indisponibilità del sindacato a discutere accordi vecchi di quarant'anni anni e palesemente obsoleti. In merito ai contenuti di queste dichiarazioni, siamo costretti ad intervenire per chiarire quanto segue.

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Pfas, Silvia Benedetti (M5S): "La contaminazione si espande"

Venerdi 26 Maggio 2017 alle 15:10
ArticleImage "Ormai sembra che non ci sia forza politica esclusa dal gruppo di oppositori alla disastrosa situazione ambientale che sta vivendo il Veneto con l'inquinamento da Pfass. Niente di male, se non fosse che, proclami e pagine sulla stampa a parte, nulla si muove per conto di chi governa Regione e Paese." A sferzare l'ennesimo attacco e a gridare l'ennesima richiesta d'intervento è la deputata Silvia Benedetti, prima firmataria della proposta di legge "Pfass zero" ferma da oltre un anno nei cassetti della Camera. "Ora, vedere il presidente della Commissione Ambiente Realacci svegliarsi per chiedere, al Ministro del suo stesso Governo, spiegazioni che attendiamo da oltre due anni, fa un po sorridere."

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Pfas, per la Miteni parla il prof. Angelo Moretto. Per le Istituzioni tutti parlano ma nessuno decide

Venerdi 17 Febbraio 2017 alle 23:36

Sul caso Pfas un fatto, che nessuno sottolinea perchè tragicamente tipico in questa Italia in dissoluzione se non nei proclami che ci dispensano "ogni altro giorno" i premier rottamandi e post Dalema alla Matteo Renzi, i governatori di regione scivolosi e post Galan alla Luca Zaia e i sindaci e presidenti di provincia "ignoranti" (del flop BPVi, del fumo di Matteo Quero e dei silenzi omertosi di Antonio Bortoli) e post Hüllweck e Schneck alla Achille Variati, è l'assenza di una voce forte e attendibile, quella delle Istituzioni, che dicono, blaterano e si rimbalzano le responsabilità, se ne hanno, o amplificano i timori della gente, se ce ne fosse motivo. Premier, governatori e presidenti di provincia non fanno nulla o non fanno abbastanza in base a dati scientifici e a leggi certe per evitare o gestire i problemi, se ci sono, per smentirli, se non ci sono, per zittire, se sbagliano, o dar voce, se hanno ragione, ai loro colleghi politici, esperti in tutto, dalla finanza all'inquinamento, ma, comunque, sempre in ritardo sui fatti e sempre all'inseguimento della pancia della gente.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende

“Passività potenziali” del Comune di Vicenza per cause milionarie preoccupano i Revisori, Liliana Zaltron di M5S riceve dati incompleti e va in Procura. Cappelletti: manca trasparenza

Giovedi 26 Gennaio 2017 alle 23:23

Dopo le preoccupazioni sorte per le perplessità e le richieste del Collegio dei Revisori del Comune di Vicenza, espresse per iscritto dall'organo di revisione sul bilancio di previsione 2016-2018 (si veda in fondo la trascrizione puntuale* della parte di documento di cui mostriamo anche la foto che ne abbiamo fatto), è apparsa tardiva e incompleta la consegna della documentazione richiesta da Liliana Zaltron del M5S e da altri consiglieri, anche tramite la Commissione di Controllo e Garanzia, "convocata solo grazie alle firme di richiesta da parte di alcuni commissari", tra cui la stessa Zaltron, "stanti le resistenze e i ritardi da parte del presidente, Michele Dalla Negra". Dopo aver valutato la documentazione insufficiente a valutare correttamente i rischi di perdite connessi alle numerose cause legali in corso, alcune delle quali per danni vantati per cifre milionarie, il Movimento 5 Stelle di Vicenza ha annunciato oggi pomeriggio di aver presentato il 20 gennaio scorso alla Procura di Vicenza un esposto.

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In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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