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Pfas, per la Miteni parla il prof. Angelo Moretto. Per le Istituzioni tutti parlano ma nessuno decide

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 17 Febbraio 2017 alle 23:36 | 4 commenti

Sul caso Pfas un fatto, che nessuno sottolinea perchè tragicamente tipico in questa Italia in dissoluzione se non nei proclami che ci dispensano "ogni altro giorno" i premier rottamandi e post Dalema alla Matteo Renzi, i governatori di regione scivolosi e post Galan alla Luca Zaia e i sindaci e presidenti di provincia "ignoranti" (del flop BPVi, del fumo di Matteo Quero e dei silenzi omertosi di Antonio Bortoli) e post Hüllweck e Schneck alla Achille Variati, è l'assenza di una voce forte e attendibile, quella delle Istituzioni, che dicono, blaterano e si rimbalzano le responsabilità, se ne hanno, o amplificano i timori della gente, se ce ne fosse motivo. Premier, governatori e presidenti di provincia non fanno nulla o non fanno abbastanza in base a dati scientifici e a leggi certe per evitare o gestire i problemi, se ci sono, per smentirli, se non ci sono, per zittire, se sbagliano, o dar voce, se hanno ragione, ai loro colleghi politici, esperti in tutto, dalla finanza all'inquinamento, ma, comunque, sempre in ritardo sui fatti e sempre all'inseguimento della pancia della gente.

Noi non siamo nè tecnici nè politici, ma "poveri e piccoli" giornalisti che non vogliono giocare sulla pelle della gente con non documentate tranquillizzazioni o con altrettanto inaffidabili allarmi per i dipendenti della Miteni che temono di perdere il posto e per i cittadini che temono per la salute.

In attesa che si vada oltre ai proclami e, dopo aver dato spazio per primi e da anni (sì, da anni, cari leader e politici tuttologi, ex post, di finanza e di ambiente), a tutti i "critici" dei Pfas tra cui il dr. Vincenzo Cordiano (autore di note fin dal 23 giugno 2012 e protagonista di vari nostri lunghi video), e ai comitati vari, che sono encomiabili per il loro impegno ma non sono portatori, purtroppo, di certezze, che altri devono, DEVONO dare, presentiamo qui il video integrale della relazione del prof. Angelo Moretto che ieri, per conto della Miteni, ha reso note le sue convinzioni che si riassumono così: «Secondo gli studi, i Pfas a catena lunga non provocano danni all'uomo, per quelli a catena corta non ci sono dati sufficienti, ma tendo ad escluderlo».

Cari premier, vecchio Renzi e giovane Gentiloni (che contraddizione anagrafica!), caro governatore Zaia, aspirante futuro premier, egregio (caro non riusciamo proprio a dirlo per le sue colpe locali) presidente ella provincia, aspirante nuovo governatore,vedete il video e ascoltateto quello che dice Moretto e con voi lo vedano e lo ascoltino i vostri giovani e vecchicvolleghi politici.

Se confermate quello che dice SCRIVETELO e firmatelo!

Se smentite le conclusioni e le ipotesi del prof. Angelo Moretto non basta farlo dicendo che è stato anche consulente della famiglia Riva per il caso Ilva.

Avete mai condannato voi gli avvocati che, per lavoro e con scienza, hanno difeso o difendono il papà di Renzi e il suo ministro Luca Lotti, l'ex assessore di Zaia, Renato Chisso, o amici "sindacali" come Giuseppe Zigliotto e Lia Sartori o uno dei miei legali, Paolo Mele, che è anche il difensore dell'altro amicissimo di Variati, Matteo Quero, solo perchè tutelano chi sta o starebbe dalla parte del torto?

Allora se il prof. Angelo Moretto sbaglia solo perchè, per lavoro e scienza, ha illustrato tesi favorevoli alla famiglia Riva e ora alla Miteni, ma avendo al suo attivo riconoscimenti e titoli che lo rendono affidabile per lo meno come gli avvocati che hanno perso alcune cause ma altre ne hanno vinte, e magari di più, no, signori proclamatori, noi non ci stiamo!

Fuori documenti e decisioni, chiare e con la vostra firma.

Siete pagati per questo, più di Moretto e più degli avvocati da voi stimati.

P.S. Peccato che solo pochi amministratori pubblici abbiamo presenziato al workshop, magari per contestarne le tesi ma dopo aver partecipato come hanno fatto i pochi che hanno fatto domande (qui il video completo che stiamo trasmettendo da oggi anche in streaming su VicenzaPiu.tv). Ma, si sa, in Italia si parla (Bulgarini direbbe "si rutta") di pancia...


Commenti

Inviato Sabato 18 Febbraio 2017 alle 00:44

A seguito del grave inquinamento da PFAS delle acque, riscontrato già da 2-3 anni tra la Provincia di Verona e Vicenza, con origine a Trissino, vorrei fare queste riflessioni: l’inquinamento sta avvenendo da molto tempo, probabilmente da quando esiste la fabbrica MITENI (1965), che tuttora continua a scaricare nei torrenti!!
Nonostante le affermazioni rassicuranti del rappresentante sanitario della MITENI è prevista la spesa di 320 milioni di euro di soldi pubblici per i nuovi depuratori (funzionanti forse tra 5 anni!!!) per bloccare il fluoro dei PFAS (articolo Arena del 17.02.2017).
La stessa fabbrica, quando era proprietà Marzotto, aveva spedito fusti di veleni (peci fluorate) in Nigeria (del fatto esiste un dossier parlamentare).
Non ci si può sentire tranquilli solo perché pensiamo di essere lontani; vista la vastità dei terreni agricoli interessati (circa 300.000 persone), questo inquinamento già da molto è entrato nella catena alimentare attraverso l’acqua (con valori sino a 50÷100 volte il limite stabilito negli USA) che viene usata per i prodotti agricoli (verdure, mele, pere, uova, etc.) che finiscono nei supermercati di Verona e Vicenza oltre che essere utilizzata anche per uso potabile nel veronese!!!
Purtroppo credo che questo gravissimo inquinamento sia solo la punta dell’isberg di una storia molto peggiore.
L’elemento chimico essenziale dei PFAS è il FLUORO; l’Azienda MITENI (MITSUBISHI + ENI) che da decenni sta inquinando la zona, “è un punto di riferimento nell’industria per la chimica del fluoro e i prodotti intermedi per l’agricoltura e la farmaceutica” (come recita la stessa Azienda nel suo Sito ufficiale).
Il FLUORO viene utilizzato in moltissimi campi; prodotti chimici, in agricoltura, in farmaceutica, nell’abbigliamento, nelle pentole in teflon per la cucina, etc.
Il FLUORO è un elemento molto instabile e aggressivo che viene utilizzato per potenziare le altre sostanze chimiche, farmaci inclusi, avendo la caratteristica di passare facilmente le nostre barriere organiche. Nel passato costituiva un rifiuto tossico industriale pericoloso, scarto derivato dal processo di estrazione dell’alluminio e dalla produzione di uranio arricchito per l’industria nucleare e le bombe nucleari; oggi è anche lo scarto della produzione di fertilizzanti chimici per l’agricoltura.
Da questi processi industriali rimangono grandi quantità di rifiuti tossici di FLUORO, costose e difficili da smaltire.
Il FLUORO si potrebbe definire il veleno dei veleni; i nazisti lo somministravano ai prigionieri lager per instupidirli (danneggiando il loro cervello) e poterli controllare; era usato come arma di guerra letale (gas nervini) e altre nefandezze; veniva usato come veleno per topi e scarafaggi; ha effetti negativi come gas serra; è stato un elemento strategico per la produzione delle prime bombe atomiche; etc. etc.
Importanti industrie chimiche del dopo guerra fecero scarcerare i chimici che avevano aiutato Hitler (espertissimi di fluoro e altri agenti chimici sperimentati sui detenuti dei campi di concentramento); successivamente convinsero alcuni governi che il fluoro fosse un presidio sanitario (per i denti/falso) ed iniziò una strategia di fluorizzazione delle acque potabili e di distribuzione del fluoro, trasformando un rifiuto tossico in una ricchezza!!! Tuttora oggi viene aggiunto FLUORO agli acquedotti di una buona parte del mondo. Poi la stessa industria ha progressivamente introdotto il fluoro nella vita quotidiana delle persone; lo si trova in moltissimi prodotti e incredibilmente viene anche prescritto ai bambini dai pediatri!!!
Il limite massimo consigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è di 1.5 milligrammi/litro.
La dose letale per ingestione di fluoro è 16 mg/kg corporeo; per un bambino di 10 kg è pari a 160÷200 mg, per un adulto è pari a 1.500÷5.000 mg (= 5 gr) (dati dichiarati da Siti favorevoli alla fluoriprofilassi.it e fonte Zymafluor). Per intossicazioni croniche i valori sono molto più bassi, vicini a 1 mg/giorno e anche meno.
Per dare un’idea, la dose letale per ingestione di cianuro è 10 mg/kg, di arsenico è 45 mg/kg, di DDT è 45 mg/kg (fonte Ministero della Salute – 2011).
Il FLUORO si trova abbondantemente nei dentifrici delle marche più note e negli integratori di fluoro. Una scatola di integratori “Zymafluor compresse da 1 mg” contiene 100 mg di fluoro; un tubetto di dentifricio “paradontax” della GLAXO-farmaceutica contiene 1.400 ppm di fluoruro pari a 105 mg, dose di fluoro vicina alla dose mortale per un bambino (comunque state tranquilli …. sebbene la confezione non riporti il simbolo del teschio c’è scritto in molto piccolo “minimimizzare l’ingerimento e sputare e non adatto ai bambini”).
Gli stessi Siti pro fluorizzazione invitano a fluorizzare le mamme incinte (con pillole da 1 mg/giorno) già dal sesto mese per poi continuare sul bambino sino all’undicesimo anno di età ma informano anche sulla dose letale e di intossicazione cronica (Fluorite dentaria).
Il problema è che l’avvelenamento cronico da fluoro è subdolo; i sintomi si evidenziano dopo anni/decenni indebolendo il sistema immunitario e provocando le peggiori malattie; in particolare viene colpito il cervello, il sistema neurologico e le ossa. La fluorite (degenerazione dei denti) non è solo un difetto estetico dei denti ma è indicativa di un’intossicazione cronica avanzata da fluoro ben più grave.
Credo che dietro al FLUORO vi sia molto peggio che sbadataggini, ignoranza o errori di valutazione medica.
La storiella fantascientifica raccontata nel film “Batman e il Jocker” dove il cattivo avvelenava l’acqua degli acquedotti per ricavare potere e profitti illimitati, purtroppo appare drammaticamente vera.
Fantascienza !?!? a voi informarvi per valutare e battervi per la vostra salute e quella dei vostri cari …..
Inviato Sabato 18 Febbraio 2017 alle 19:09

Le PFASs, sig. lucas non sono fluoro libero, anzi, il legame tra fluoro e carbonio è così forte che, pur dopo 3 - 8 anni (per il PFOA) vengono eliminate dal nostro organismo tal quali. Quindi tutto il suo commento sul fluoro, corretto se riferito al fluoro libero, non è pertinente ed è scientificamente scorretto se riferito alle PFASs.
Inviato Domenica 19 Febbraio 2017 alle 23:31

La consultazione del database Pubmed, che contiene milioni di articoli pubblicati sullepiù importanti riviste di tutto il mondo, in tutte le lingue, a partire dal 1960, non riporta alcun lavoro sui PFAS del Professor Angelo Moretto (link).
Nemmeno l’attenta lettura del suo curriculum vitae (link ) riporta alcun dato che consenta di valutare se il Professor Angelo Moretto abbia acquisito una qualche competenza specifica nel campo dei composti perfluoroalchilici.
Il Professor Angelo Moretto sarà indubbiamente un ottimo docente universitario, un eccellente ricercatore nel campo dei pesticidi, ma non sembra proprio che possa essere considerato una voce talmente autorevole nel campo dei composti perfluoroalchilici da tenere una “lectio magistralis” in ambiente accademico.
Molto rilevanti potrebbero essere poi i suoi conflitti di interesse, dal momento che è stato membro dell’ILSI (International Life Sciences Institute) un istituto che vede fra i suoi fondatori e/o membri le più importanti multinazionali della chimica, del petrolio, del tabacco e dell’alimentazione che, nel 2009, versarono il 69% dei proventi dell’Istituto (link a Wikipedia).
Vincenzo Cordiano
Inviato Venerdi 3 Marzo 2017 alle 09:16

Sono rimasto stupito nel leggere il commento del dott. Cordiano teso a screditare un collega medico con affermazioni false. Da mesi vedo il dottore che va in televisione a dire che nella zona ci sono centinaia di morti e malati per i Pfas ponendosi in contrasto con quanto dicono l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Agenzia mondiale sul cancro, l’Istituto superiore di sanità, il registro tumori del Veneto. Invece facendo la stessa ricerca con cui critica il suo collega scopriamo che è vero il contrario di quello che lei scrive nel suo intervento in questa pagina: è lei dott. Cordiano a non avere mai pubblicato sulle riviste scientifiche nulla sui Pfas e ha due sole pubblicazioni sull’archivio Pubmed che cita. Invece il professor Moretto ha decine di articoli di epidemiologia e tossicologia su quell’archivio e ho anche trovato del prof Moretto questo che parla proprio dei Pfas su Critical Rewies in Toxicology “Exposure to PFOA and PFOS and fetal growth: a critical merging of toxicological and epidemiological data”. In rete dire le bugie non funziona dottore le si scopre subito. Andrea Messer Ganz
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