Archivio per tag: Gianni Zonin

Categorie: Politica, Fatti

Achille Variati con Jacopo Bulgarini d'Elci saluta la stampa di Vicenza e... paga da bere

Giovedi 7 Giugno 2018 alle 20:17

Stamattina, prima di parlare dello stato dell'arte del collegamento di Via Aldo Moro con la SR 63 e poi del dossier lasciato al successore sulla costituzione di parte civile del Comune di Vicenza nel processo alla Banca Popolare di Vicenza e ai sette specifici imputati, tra cui il mai nominato Gianni Zonin, il sindaco Achille Variati ha incontrato, accompagnato dal vice Jacopo Bulgarini d'Elci, la stampa nella Sala Stucchi a Palazzo Trissino per "un ringraziamento e un saluto di fine mandato". Ci sembra "istituzionale" proporvi senza commenti esterni tutto l'incontro seguito da un aperitivo "pagato da me, beninteso" ci ha tenuto a precisare il sindaco e presidente uscente della Provincia di Vicenza.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende

Luca Zaia lancia Francesco Rucco: accelerare ristoro dei soci BPVi e Veneto Banca! E candidato di centro destra si impegna anche per l'accesso agli atti

Martedi 5 Giugno 2018 alle 17:03

Oggi Luca Zaia e Francesco Rucco, con la sollecitazione dell'attuazione dei ristori (per altro già inseriti nella legge 205 approvata il 27 dicembre 2017 da tutti i partiti e ora in attesa di decreti attuativi in ritardo dal 30 marzo 2018, ndr) per i soci truffati dalle banche venete e con il candidato sindaco di centrodestra che, dopo vari appelli nostri e di Fratelli d'Italia, si impegna anche a garantire l'accesso agli atti del processo BPVi, hanno segnato, sinceramente, un punto a loro favore nella campagna elettorale vicentina in cui il tema Banca Popolare di Vicenza veniva sistematicamente aggirato dai due principali aspiranti sindaco ma, soprattutto, da Otello Dalla Rosa.

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Categorie: Politica, Fatti, Economia&Aziende

Radio Vicenza rompe il silenzio vicentino, presenta "BPVI. Bugie Popolari Vicentine" e non obbedisce al MinCulPop locale

Mercoledi 23 Maggio 2018 alle 22:58

Il 14 maggio abbiamo presentato nella sala convegni di Apindustria Vicenza il libro dossier "BPVi. Bugie Popolari Vicentine". All'evento era totalmente "desaparecido" Otello Dalla Rosa, il candidato sindaco di centro sinistra, quello che fa campagna non dedicando una sia pur minima, reale, attenzione alle migliaia di concittadini vittime della truffa di sistema della Banca Popolare di Vicenza made in Gianni Zonin & suoi amici, e colleghi di Cda, tra cui il precedente presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto, (membro del cda BPVi a Vicenza) e il suo successore Luciano Vescovi, vice presidente della posseduta Banca Nuova a Palermo, tutti storicamente vicini ad Achille Variati.

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Categorie: Fatti

Antonio Dalla Pozza punta a cinquina per sala Bernarda ma si imbatte in un'ipotesi di "peculato": segnalazione di utente FB, bici comunale con Gps, video by detective Chilese

Venerdi 4 Maggio 2018 alle 20:26

Il popolo del web è spesso impietoso e, comunque, numeroso. Infatti se non gli è sfuggita la "marachella" dello staff di "Rucco sindaco" per la Smart elettrica rimasta a bloccare la colonnina, volete che gli sfuggisse la bici dell'assessore uscente Antonio Marco Dalla Pozza che prova a tornare per la quinta volta in sala Bernarda dopo che, prima di ricandidarsi col PD,  aveva dichiarato "urbi et orbi" e alla Renzi: "basta con l'amministrazione comunale, torno a lavorare in banca". Solo che, se la prima parte, il ritorno o no in Comune, dopo il suo rimangiarsi la promessa, dipenderà dagli elettori, la seconda la sta veramente attuando andando in banca tutti i giorni in fondo a Viale Margherita, lato Monte Berico. E come ci va?

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Bankitalia e Consob con BPVi parti civili: un altro sfregio ai risparmiatori... con Intesa in dolce attesa

Domenica 22 Aprile 2018 alle 14:22

La Fondazione Roi contro VicenzaPiù e il prof "pro tempore" Giovanni Villa contro l'evidenza: caso oscurato a Vicenza, Ossigeno per l'Informazione lo divulga anche in inglese. Dalla Rosa sta con Bulgarini anche su questo?

Domenica 18 Marzo 2018 alle 12:15
ArticleImage Continua il silenzio generale della stampa locale e dell'amministrazione comunale uscente di Achille Variati sullo scandalo della Fondazione Roi, nel cui cda a guida Ilvo Diamanti ancora siede il prof. Giovanni Villa, o Giovanni Carlo Federico Villa che dir si voglia, censurato ufficialmente per suoi comportamenti anche dall'Università di Bergamo in cui insegna a  tempo pieno ("ancora per poco" ci dicono fonti di quella città) e a cui non aveva chiesto, come da legge, il permesso di ricoprire un ruolo retribuito proprio dalla Roi come direttore tecnico o scientifico che dir si voglia dei Musei Civici di Vicenza (salvo le aggiunte sul sito comunale, postume alle nostre denunce, erano e sono solo la Pinacoteca Chiericati, il Museo Naturalistico Archeologico di S. Corona e il Museo del Risorgimento e della Resistenza).

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Categorie: Economia&Aziende

L'avv. Renato Bertelle accusa chi non ha sequestrato per tempo beni di Gianni Zonin & c. Discriminate le vittime che ora alimentano desideri cupi pur se non accettabili

Sabato 20 Gennaio 2018 alle 18:27

Ieri sera, 19 gennaio, durante la lunga e affollata assemblea dei risparmiatori traditi da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, organizzata dalle associazioni che si identificano nello slogal "Unite per il fondo" (con riferimento al fondo piccolo ma incrementabile per le vittime di reati finanziari approvato nell'ultima legge di stabilità) e partecipata da numerosi sindaci e parlamentari (a seguire pubblicheremo il video integrale, ndr), c'è stato un intervento dell'avv. Renato Bertelle, in passato spesso da noi criticato per il suo farsi portavoce di un'associazione di fatto inesistente e per essersi dichirarato personalmente tra i soci truffati quando da documenti bancari in nostro possesso questo non appare per nulla veritiero.

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Categorie: Politica

Vicenza, terra di smemorati: dopo Gianni Zonin che nulla ricorda della BPVi, dimentica di aver firmato gli "indirizzi" di Variati Fabio Mantovani, candidato sindaco di FI e Lega

Sabato 20 Gennaio 2018 alle 12:33
ArticleImage Se Gianni Zonin, da quando è uscito dalla morente Banca Popolare di Vicenza, dopo 36 anni di presenza nel cda, 16 da suo membo e circa 20 da presidente, nulla ricorda di quanto e se decise qualcosa pur venendo lautamente retribuito, oggi al partito degli smemorati dobbiamo aggiungere Fabio Mantovani, candidato successore di Achille Variati per conto di Forza Italia e Lega. L'avvocato e presidente del locale Ordine dichiara, infatti, oggi sul GdV che "non è vero che ho firmato le linee programmatiche del sindaco", condizione per essere nominato proprio da Variati nel cda dell'Ipab di Vicenza.

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Giovanni Villa accusa di "bugie" l'Università di Bergamo? Se Variati crede da sempre al "suo" membro nel Cda della Fondazione Roi, sta all'Anac di Cantone dirci a chi credere

Mercoledi 10 Gennaio 2018 alle 23:15
ArticleImage Giovanni Villa o, meglio, Giovanni Carlo Federico Villa (nella foto col cardinale Parolin e col sindaco) è, per lavoro, professore associato a tempo pieno presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione dell'Università di Bergamo, come ci dettaglia da tempo il suo direttore generale Marco Rucci nelle sue risposte ufficiali ai nostri quesiti sulle autorizzazioni che l'accademico torinese avrebbe chiesto o meno per assumere per un anno da luglio 2015 il ruolo di "direttore tecnico" dei musei civici di Vicenza retribuito per 30.000 euro tramite la sua Didakè sas da una triangolazione con la Fondazione Roi.

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Buon anno da VicenzaPiù: noi faremo di tutto per informarti anche nel 2018, ma sostienici: Zonin, Zaia e i "potenti" non ci vogliono... più

Domenica 31 Dicembre 2017 alle 23:01
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Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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