Quotidiano | Categorie: Politica, Economia&Aziende

Carlo Messina chiaro con VicenzaPiù su competenze danni a BPVi e Veneto Banca e su proprietà immobili come Palazzo Thiene e i politici confermano di essere ignoranti

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 12 Ottobre 2017 alle 09:51 | 0 commenti

In occasione dell'incontro di Carlo Messina con la stampa nazionale e locale a Vicenza martedì scorso, 10 ottobre, cui abbiamo pubblicato sia il video dell'intervento dell'Ad di Banca Intesa Sanpaolo sia quello delle risposte alle molte domande fatte dai colleghi presenti a Palazzo Leone Montanari, storica sede di rappresentanza in città dell'Istituto che ha acquisito le attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, estraiamo qui le domande fatte da noi su due argomenti che interessano i soci truffati, come ha ribadito Messina, ma anche alcuni (molti?) politici, locali e anche regionali, troppo spesso superficiali impegnati come sono a rincorrere le varie pance senza documentarsi e, comuqnue, costantemente inritardo sui problemi.

Ebbene abbiamo chiesto a Carlo Messina, dopo avergli dato atto che già a giugno 2016 e proprio a Vicenza aveva stigmatizzato come incredibile il comportamento dei vertci delle due banche (davanti a lui a conferirgli un Master Cuoa c'era Matteo Marzotto, membro del Cda di Gianni Zonin...) che oggi definisce "vergognosi", a chi competeranno, se mai saranno riconosciuti dal tribunale competente, quello delle imprese di Venezia, i danni arrecati dai precedenti amminsitratori e di chi sono gli immobili in capo a Immobiliare Stampa, come Palazzo Thiene, Palazzo Repeta e la ex direzione generale di BPVi.

Ebbene, come possono finalmente capire quanto da noi da tempo scritto sia alcuni colleghi locali "distratti" sia i nostri amministratori "ignoranti" (nel senso letterale ignorano quanto dovrebbero sapere o industriarsi di sapere), "eventuali danni - ha ribadito Messina spiegando anche compiutamente il 'contorno' dei fatti - saranno in capo alla liquidazione coatta amministrativa e tutto quanto è di Immobiliare Stampa è passato, insieme a questa società, sempre alla liquidazione perchè...".

Ecco quindi, confermata una speranza per i soci di recuperare qualcosa dalle Lca e ufficiliazzata una certezza in più: certi nostri politici, quando si appellano a donazioni riparatrici al Comune, senza concentrarsi sui risparmiatori, da parte di Intesa di Palazzo Thiene o della sede di via Btg. Framarin, parlano semplicemente a vanvera col supporto di chi non prova a filtare i loro proclami populisti. 

Ma questa è la solita storia di una Vicenza e di un Veneto che non cambiano.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
Gli altri siti del nostro network