Quotidiano | Categorie: Politica

Sentenza Italicum, Prodi e decisioni Renzi: l'attesa cresce. E in regione e a Vicenza potrebbero nascere nuove situazioni con Variati e Zaia

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 22 Gennaio 2017 alle 15:38 | 1 commenti

Italicum: martedì è attesa l'udienza e la parola, come noto, è alla Consulta la cui decisione, attesa in tempi brevissimi, avrà influenza, di conseguenza, su ballottaggio, capilista, multicandidatura e data delle elezioni politiche nazionali come illustra il servizio video Ansa per VicenzaPiu.tv. Nel frattempo Romano Prodi rilancia l'Ulivo e, come trapelato sabato, Matteo Renzi prepara la partita elettorale mentre nel Pd aumentano i "frenatori" proprio sulle elezioni a breve. In attesa della Consulta e anche in considerazione dei nuovi fatti calamitosi sarebbero state, quindi, rinviate le iniziative dei circoli Dem e gli annunci del segretario del partito sulle nuove cariche nella segreteria politica del Partito democratico della quale, però, sarebbe certo che faranno parte Fassino e l'emiliano Rossi come evidenza il servizio dell'Ansa. La data delle potrebbe avere influenze anche sulla politica regionale e di Vicenza capoluogo con mosse e contromosse da parte degli attuali vertici locali, tra cui Achille Variati e Luca Zaia, visto che il mandato del primo come sindaco scade naturalmente nel 2018 e  quello del governatore nel 2020, salvo....

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Commenti

Inviato Domenica 22 Gennaio 2017 alle 18:17

Il segretario Pisino Renzi, per ben tre anni, ha tenuto in scacco 60 milioni di Italiani. Secondo la sua Politica "perdente" era colpa di una Legge elettorale che non permetteva la Governabilità e allora tra Mattarellum, consultellum, preferenze o meno, siamo arrivati a buttar via una LEGISLATURA, un lustro di tempo, senza combinare NIENTE se non paghette settimanali per ragazzini. Se voleva una nuova legge elettorale, bastava copiare quella dei SINDACI, che funziona vedi Vicenza! Ma caro Renzi per governare un Grande Paese ci vogliono le alleanze con altri che magari la pensano in modo diverso ma possono trovare accordi su un PROGRAMMA caro ..segreterio. Qui non siamo in America! Ma si ricordi che siamo nonostante tutto una grande Nazione, un Grande Paese. Cosa manca? Mancano gli UOMINI intesi come personaggi Superiori, insomma STATISTI, TECNICI dell'Economia, e altro. Ora dopo la rottamazione da Lei voluta abbiamo solo Presentatori di spettacoli, tavole rotonde, giocatori al gratta e vinci. Bastano 50 cm. di neve e andiamo...sotto... acqua. Intanto arrivano i volontari...ma sono senza pala e pieni di freddo. Mala tempora currunt caro..Matteo. Fine.
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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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