Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende

Processo BPVi. La voce in video delle associazioni fino in... fondo con Ugone, Puschiasis e Miatello

Di Edoardo Pepe Mercoledi 13 Dicembre 2017 alle 07:00 | 0 commenti

Pubblicato il 12 dicembre alle 23.42. Aggiornato il 13 alle 7.00. Se Barbara Puschiasis ci invia una nota che pubblichiamo di seguito, dal titolo esplicativo "Sveglia alla Camera - Ultima chiamata per la costituzione del Fondo per i Risparmiatori traditi", oggi la combattiva presidentessa di Federconsumatori FVG, Luigi Ugone di "Noi che credevamo nella BPVi" e Patrizio Miatello di Ezzelino III da Onara, pur se con scarse truppe di soci rimaste al loro fianco a conforto della loro bellicosità, ci hanno rilasciato le dichiarazioni di cui al nostro video, che... parla da solo.

Ma la rabbia e l'aggressività di alcune associazioni hanno partorito ad oggi solo un'adesione di massa all'offerta pubbica di transazione, che ha svuotato furbescamente di forza d'urto la protesta, numerose costituzioni di parte civile, la maggior parte delle quali con legali extra associazioni, un mini fondo di ristoro con restrizioni di accesso e l'esborso di 50 centesimi per chi, Banca Intesa Sanpaolo, ha saputo comprare, con l'aiuto di chi lo si può immaginare, la parte buona di Banca Popolare di Vicenza lasciando alla LCA patrimoni difficili da monetizzare in quantità sufficiente per tutti e che vedranno, comunque, come primo beneficiario lo Stato che ha addirittura aiutato l'acquisizione di Intesa prestando soldi che erano delle vecchie banche in cui gli azionsti risparmiatori avevano messo fiduciosi i loro risparmi.

Ecco la nota di Puschiasis.

Le 10 associazioni Venete e del Friuli Venezia Giulia attive sin dall'origine sul tema delle banche venete, e che hanno ricevuto richieste di aiuto complessivamente da oltre 100.000 risparmiatori traditi, domani si troveranno alle 10.00 in piazza Montecitorio a Roma per ribadire i punti essenziali per rendere il fondo per risparmiatori traditi una realtà in grado di dare risposte concrete a chi nella vicenda delle due banche venete ha perso i propri soldi. In particolare verrà chiesto che rispetto all'emendamento passato in Senato vengano previsti tempi più brevi per l'emanazione del decreto di attuazione riducendo il termine da 180 giorni a 60 giorni. Ulteriormente viene chiesto che il fondo abbia una dotazione finanziaria sufficiente a rispondere alle richieste dei risparmiatori confluendo in esso risorse del sistema bancario ed in particolare di banca Intesa nonché gli NPL.

Adiconsum, Adusbef, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, Federconsumatori FVG, Federconsumatori Veneto, Lega Consumatori, Undc, Associazione Ezzelino da Onara insistono affinchè venga modificata la parte che preclude l'accesso al fondo a tutti coloro che non avranno ottenuto una sentenza passata in giudicato ovvero un titolo equivalente poiché tale filtro escluderebbe tutti i risparmiatori traditi dalla possibilità di ottenere un risarcimento alla luce anche della messa in liquidazione delle due banche venete. Domani dunque è in previsione, da parte dei referenti delle predette associazioni, l'incontro con tutti i gruppi parlamentari per ottenere un impegno sulle richieste così avanzate perchè, lo si ribadisce, a causa di mancati tempestivi sequestri e della messa in liquidazione dei due istituti veneti le possibilità di ottenere ristoro da parte dei risparmiatori traditi attraverso le azioni giudiziarie è remota.


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