Archivio per tag: Franca Equizi

Categorie: Politica

L'ultimo dei tre confronti di VicenzaPiù: quello tra Franca Equizi e... l'ancora assente Otello Dalla Rosa

Giovedi 7 Giugno 2018 alle 09:25

Non c'era Otello Dalla Rosa a confrontarsi con Francesco Rucco, per precedenti impegni come ci aveva fatto scrivere dallo staff, martedì scorso quando abbiamo registrato (e dovuto cambiare scaletta) il primo degli incontri con i candidati sindaco di Vicenza, ma non c'era neanche ieri, mercoledì, senza neanche rispondere all'invito in cui gli comunicavamo che, avevando cambiato scaletta, gli avevamo reso disponibile un'altra finestra temporale. C'era, però, rispettosa fino in fondo degli elettori, Franca Equizi che, trascurata dai media mainstream come altri candidati cosiddetti "minori", come se minori fossero i cittadini che la sceglieranno, ha risposto a modo suo alle domande sul futuro di Aim, delle quote della ex Fiera di Vicenza, del Parco della Pace o, per chi ha lottato contro la base, Parco per la Pace, della Fondazione Roi e dei soci truffati della Banca Popolare di Vicenza. Qui il confronto tra Rucco e Maroso e qui quello tra Albertin e Bano. Buon voto il 10 giugno dalle 7 alle 23.

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Categorie: Politica

Al confronto Cgil tra i sei candidati sindaco non c'era la stampa mainstream troppo impegnata sui dossier: di area sartoriana?

Lunedi 28 Maggio 2018 alle 22:55

Tutti e sei i candidati sindaco erano stamane 28 maggio all'assemblea CGIL di Vicenza e provincia per un confronto che si annunciava interessante visto l'uditorio e il lavoro di preparazione per cui ci aspettavamo una folta presenza della stampa mainstream. La segreteria generale della Cgil aveva, infatti, riassunto in 14 tematiche le decine e decine di domande raccolte tra iscritti, dirigenti e quadri della Camera del lavoro di Vicenza per parlare, ha detto nel suo intervento di apertura il segretario generale provinciale del maggiore sindacato nazionale Giampaolo Zanni.

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Categorie: Politica

La rambla a campo Marzo, "un candidato" sindaco di Vicenza ci punta così: l'esercito usi il manganello, è criminale che i profughi a vent'anni non lavorino fino a sentenza...

Lunedi 7 Maggio 2018 alle 18:02

"Campo Marzo è il mio impegno per Vicenza, è il patto che voglio fare con i vicentini ed è la ragione fondamentale per cui ho deciso di tenere la delega alla sicurezza. Bisogna fare delle cose molto concrete e fattibili. La prima presidio fisso di polizia, la seconda i militari rimangono almeno fino a tutto il 2019 e se c'è bisogno di usare il manganello devono usare il manganello". Se non siete già corsi a vedere il breve video tratto dall'intervista a un candidato sindaco di Vicenza per il Tg di Rete Veneta del 20 aprile scorso e segnalatoci da un lettore qualche giorno fa di sicuro la attribuirete a un vero "destro" duro e puro e magari con qualche nostalgia per i manganelli di triste memoria.

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Categorie: Politica

“Roi. La Fondazione demolita” e Il Gattopardo: la presentazione a Vicenza dell'autore Giovanni Coviello

Sabato 13 Maggio 2017 alle 00:28

"Mercoledì sera 10 maggio alla presentazione presso la Sala Lampertico del cinema Odeon di Vicenza di "Roi. La Fondazione demolita" organizzata direttamente da Media Choice, editrice del network multimediatico VicenzaPiù e della sua collana Vicenza Papers, di cui, con "Vicenza. La città sbancata", fa parte il libro dossier sulla cupola che sovrasta la città e che è plasticamente rappresentata dal caso Roi, c'erano in tanti se rapportati a una città anestetizzata da decenni e tutti non più disposti a girare le spalle dall'altra parte. Sono quelli a cui Giovanni Coviello, nostro direttore e autore del libro, ha dedicato, oltre che a se stesso, la nuova denuncia del sistema, a cui pure Jacopo Bulgarini d'Elci ha fatto riferimento anche se poi subito zittito proprio da tutto il sistema politico, associativo e mediatico". Così scrivevamo a ridosso dell'evento di cui oggi pubblichiamo il video dell'intervento di apertura dell'autore e a seguire la sua prefazione al libro.

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Categorie: Politica

"Roi. La Fondazione demolita": alla presentazione politici, personaggi della società civile e i vicentini che cominciano a non girare le spalle dall'altra parte. A loro va la nostra dedica

Mercoledi 10 Maggio 2017 alle 23:27

Pubblicato il 1° maggio alle 23.27, aggiornato l'11 alle 9.55. Mercoledì sera 10 maggio alla presentazione presso la Sala Lampertico del cinema Odeon di Vicenza di "Roi. La Fondazione demolita" organizzata direttamente da Media Choice, editrice del network multimediatico VicenzaPiù e della sua collana Vicenza Papers, di cui fa parte il libro dossier sulla cupola che sovrasta la città e che è plasticamente rappresentata dal caso Roi, c'erano in tanti se rapportati a una città anestetizzata da decenni e tutti non più disposti a girare le spalle dall'altra parte. Sono quelli a cui Giovanni Coviello, nostro direttore e autore del libro, ha dedicato, oltre che a se stesso, la nuova denuncia del sistema, a cui pure Jacopo Bulgarini d'Elci ha fatto riferimento anche se poi subito zittito proprio da tutto il sistema politico, associativo e mediatico.

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Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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