Archivio per tag: Edoardo Sperandio

Categorie: Fatti

Wild Side Basketball n. 36 qui, on demand e in streaming su VicenzaPiu.tv con Elia Melis ospite in studio: poi Nba e basket vicentino

Venerdi 1 Giugno 2018 alle 21:59

La puntata 36 di Wild Side Basketball (in streaming dal 29 maggio su VicenzaPiu.tv e sulle omonime App con repliche come da palinsesto, on demand, poi, sulle App VicenzaPiùTv, sul nostro canale YouTube e ora anche qui dove già trovi tutte le puntate precedenti, ndr) parte a ranghi ridotti ma qualificati: in studio Michele Cogno, Edoardo Sperandio ed Elia Melis ad analizzare le Finali di Conference.

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Wild Side Basketball raddoppia su VicenzaPiùTv: con Michele Cogno, Edoardo Sperandio, Riccardo Zilio e Elia Melis il basket è tutto... da Kobe Bryant a Tramarossa Vicenza

Martedi 26 Dicembre 2017 alle 14:48

Pubblicata il 21 dicembre 2017, riproposta il 23 alle 19.23. In questo puntata di Wild Side Basketball, la seconda della messa a punta del format video dell'omonima rubrica già diffusa da quasi due anni in web radio dove parla di NBA e campionati italiani di vertice e di base. In studio anche stavolta abbiamo alcuni dei suoi conduttori storici: Michele Cogno, Edoardo Sperandio, Riccardo Zilio e Elia Melis. Questa volta hanno parlato molto del ritiro della maglia di Kobe Bryant della cui carriera e di cosa ha rappresentato i nostri 4 appassionati esperti hanno fatto una analisi approfondita.

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Dopo la web radio Wild Side Basketball approda su VicenzaPiùTv: con Michele Cogno, Edoardo Sperandio, Riccardo Zilio e Elia Melis il basket è grande, sempre di... Più

Mercoledi 13 Dicembre 2017 alle 22:11

Gradualmente VicenzapiùTv proporrà sempre più sport. Se già in streaming e on demand  su www.vicenzapiu.tv o tramite le App VicenzaPiùTv stiamo già programmando tutta la storia video della Minetti Infoplus Vicenza di volley femminile di serie A, da stasera vi proponiamo la versione tv di Wild Side Basketball, una coinvolgente rubrica di basket made in Vicenza che da quasi due anni parla in web radio di NBA e campionati italiani di vertice e di base. Fin dalla puntata numero zero di Wild Side Basketball in studio abbiamo alcuni dei suoi conduttori storici: Michele Cogno, Edoardo Sperandio, Riccardo Zilio e Elia Melis.

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Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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