Quotidiano | Categorie: Interviste, Sanità

Vaccini, il dg Giovanni Pavesi: "Internet non è laureato in medicina". Le risposte a VicenzaPiùTv del dg Ulss 6 sui vaccini per anziani e bambini

Di Sara Todisco Lunedi 7 Novembre 2016 alle 19:30 | 0 commenti

Inizia oggi, 7 novembre la campagna di vaccinazione antinfluenzale promossa dall'Ulss 6 di Vicenza assieme all'Ulss 5 presentata questa mattina alla stampa. Decisa e determinata la prima a fare appello alla collaborazione di colleghi e cittadini è il direttore sanitario dell'Ulss 6, Simona Aurora Bellometti: "Manca fiducia nell'efficacia del vaccino". Il vaccino però, spiega Bellometti, ha importanti funzioni sanitarie e sociali. Tenta di debellare il virus influenzale che si ripropone ogni anno, e per lo più ci riesce, e limita la diffusione dello stesso virus. Inoltre non è da sottovalutare che gli anziani, e in particolare tra questi coloro che sono più deboli e a rischio di patologie gravi, se non vaccinati vanno verso il ricovero, e dove necessario richiedono strumentazioni specifiche è piuttosto costose. Il vaccino dunque sarebbe la via per evitare dispendio di fondi e lavoro negli ospedali, prevenendo le patologie più gravi che derivano da quella che dai più viene definita una "banale influenza".

Seppure una questione sottovalutata, dunque, il direttore sanitario assieme al direttore generale di Ulss 6 Giovanni Pavesi e i medici presenti, ricordano che non è affatto da poco il dato che rivela 4 morti su 15 ricoverati gravi (probabilmente soggetti già deboli, aggravatisi poi con l'arrivo dell'influenza) a Vicenza durante l'epidemia di due anni fa, annata caratterizzata da un virus forte. Sono 500 le persone decedute per influenza aggravata in soggetti immuni depressi, quindi già più deboli, negli ultimi 5 anni.

Quest'anno saranno 81 mila le dosi messe a disposizione, 57 mila da parte dell'Ulss 6 e 24 mila da parte dell'Ulss 5. I vaccini saranno di due tipi: trivalenti, cioè universale, a bambini inferiori di 3 anni e anziani di più di 65 non appartenenti a categorie a rischio, e quadrivalenti (combattendo due ceppi, il tipo A con influenze più frequenti e gravi e  di tipo B per virusnmeno gravi). 

Il dottor Andrea Todescato, responsabile dell'Unità Operativa Malattie Infettive e Piani Vaccinali dell'Ulss 6, dichiara un forte stato di preoccupazione: la copertura dei vaccini mira al 75% di copertura, un obiettivo raggiunto al 73% fino gli anni 2008-2009. Dati che però rivelano un forte calo, arrivando ad una copertura del solo 50-53% l'anno scorso a livello regionale. "Questi numeri significano 400-500 mila allettati nel Veneto, nonché strutture e servizi penalizzati dalla stagione epidemica". 

Il messaggio da parte dei medici delle Ulss 5 e 6 è dunque è chiaro: vaccinarsi è importante.La cui compagna campagna porta uno slogan: Non lasciarti...influenzare. Il riferimento, oltre che al virus, va alle "pillole" che internet e i social propongono in merito ai vaccini e alla loro pericolosità e alle loro conseguenze, in particolar modo con tono polemico sui vaccini nei bambini e neonati. Ma "internet non è laureato in medicina" scherzano i medici, con una vena di amarezza, invitando colleghi e media a collaborare perché torni ad esserci quel rapporto di fiducia nella medicina che pare essere stato sostituito dal web a cui i malati si rifanno, più che ai propri medici. 

Il direttore generale di Ulss 6 Giovanni Pavesi ha risposto nella nostra intervista a VicenzaPiùTv alle domande sui vaccini su anziani e bambini togliendoci delle curiosità. 

Resta in sospeso il perché tra i medici, seppur un numero irrisorio, esistano degli "obiettori di vaccini" che al direttore Pavesi non risultano...anche se per costoro è chiaro invece che la pena può arrivare fino alla radiazione dall'albo.


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