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Tancredi di Rossini uccide i saraceni ma muore felice di essere amato dalla sua patria. L'on. Paolo Tancredi di Alleanza Popolare uccide su Rete Quattro le ultime speranze sulla Commissione d'inchiesta sulle banche

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 30 Ottobre 2017 alle 19:32 | 0 commenti

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L'ing. Paolo Tancredi (Teramo, 22 gennaio 1966) è un politico italiano di lungo corso che abbiamo conosciuto, fortunatamente, solo ieri sera mentre era ospite della trasmissione su Rete Quattro "Dalla vostra Parte... anche di domenica" a cui il conduttore Marcello Vinonuovo (nome azzeccato per parlare della fu Banca Popolare di Vicenza di Gianni Zonin) lo aveva invitato come componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario (per i più semplicemente Commissione d'inchiesta sulla banche) di cui fa parte per gli alfaniani di Alleanza Popolare a coronamento di una "carriera" parlamentare di tutto rispetto che ci faceva ben sperare a inizio collegamento da Vicenza con lui e con un folto gruppo di "Noi che credevamo nella BPVi" capeggiato dal suo presidente Luigi Ugone.

Paolo Tancredi, infatti, nel tempo è stato prima il più votato consigliere comunale di Teramo nel 1999 e poi sempre in Forza Italia nel 2005 il più votato in Abruzzo per il Consiglio Regionale

Eletto nel 2008 Senatore della Repubblica Italiana con il Partito "Il Popolo della Libertà" diventa successivamente «membro della Giunta per il Regolamento, della Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari, della Commissione permanente Agricoltura e Produzione agroalimentare, della Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali, del Comitato Parlamentare per i procedimenti di accusa, e membro della Commissione Permanente Bilancio. È stato relatore della legge di Stabilità nel 2010 e nel 2012».

Dal 2013 Paolo Tancredi diventa Deputato della Repubblica Italiana, con "Il Popolo della Libertà", e, quindi, membro della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione e ricopre l'Ufficio Parlamentare di Vicepresidente della Commissione Politiche dell'Unione Europea... Dopo la sua adesione al "Nuovo Centrodestra" nel novembre 2013, confermato Vicepresidente della Commissione Parlamentare per le Politiche dell'Unione Europea..., dal 1º ottobre 2014 è Capogruppo del Partito presso la Commissione Parlamentare Bilancio e Tesoro e relatore del disegno di legge ‘Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017′ alla Camera dei Deputati". È membro delle seguenti Commissioni: XIV Commissione - Politiche dell'Unione Europea in qualità di Vicepresidente; V Commissione - Bilancio, Tesoro e Programmazione; Commissione di studio per la redazione di principi e linee guida in tema di garanzie, Diritti e Doveri per l'uso di Internet...».

Insomma il conduttore Marcello Vinonuovo doveva essere convinto di avere di fronte un interlocutore come Paolo Tancredi non solo nella veste di un politico di esperienza ma anche particolarmente  ferrato per gli incarichi ricoperti nelle materie economiche e finanziarie di cui "Dalla vostra parte anceh di domenica" si occupava con casi specifici di super bollette ma, soprattutto, di azzeramento di decine di milgliai di soci risparmiatori delle banche popoalri tra cui, in primis, la BPVi.

Sarà per questo motivo, la grande esperienza dell'interlocutore, che Vinonuovo non ha di certo trattato con i guanti il consigliere comunale, regionale, senatore, deputato e membro di mille commissioni tra cui quella d'inchiesta sulle banche, che, ricordiamolo, ha poteri simili a quelli esercitati dai giudici ("La commissione di inchiesta procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni della Autorità giudiziaria") e in forza di questi deve scavare tra i motivi che hanno portato al disastro una serie di banche, tra cui le più grandi sono quella vicentina e Veneto Banca, e alla tragedia centinaia di migliaia di scoci.

Sarà per lo stesso motivo ma anche per la rabbia di aver perso spesso tutto che i soci vicentini non hanno di certo accolto Tancredi con modi salottieri.

Sarà tutto questo ma Paolo Tancredi domenica 29 sera ci ha fatto semplicemente inorridire con le sue risposte che, per motici tecnici, solo domani vi selezioneremo in un video specifico ma che stasera vi invitiamo ad ascoltare voi stessi cercandolo nelle sezioni specifiche del video integrale che vi proponiamo qui.

Tancredi ha detto, citiamo a memoria e in ordine piùo meno sparso ma controllate, che «la crisi è dovuta ad otto anni di crici economica, che la commissione d'inchiesta ha il compito di elaborare nuove norme per le banche, che le indagini sulla Banca Popolare di Vicenza sono ancora in corso, che anche gli azionisti di Unicredit, Montepaschi di Siena e altre banche hanno subito un deprezzamento dell'80% del valore delle loro azioni, che se un cittadino investe in azioni di massimo rischio non può essere lo Stato a rimborsarlo, che...».

Se ma maggior parte degli altri 39 membri della Commissione d'inchiesta, oltre al presidente, ai due vice e ai due segretari, sono come Paolo Tancredi, a meno che, come succede ai superpagati campioni del calcio, non sia incorso in una serata storta, beh la Commissione non solo è nata morta ma è marcia fin nelle radici.

Ma un'altra cosa ci colpisce. Paolo Tancredi, quando c'era da scegliere un nome da scrivere su una scheda elettorale per apporre la famosa e agognata "preferenza", è stato sempre il più votato. Allora ci sorge un altro e più atrove dubbio sistemico: se la maggior parte degli italiani sceglie chi votare come hanno scelto quelli che hanno votato il Tancredi del 29 ottobre allora per questa Italia non c'è più speranza.

Con o senza preferenze.

E se il nobile Tancredi dell'omonima opera rossiniana, amante della figlia di Argirio, Amenaide, prima esiliato da Siracusa perchè ritenuto amico di Bisanzio ma poi vi torna per liberarla spirando, comunque, felice di sapere di essere amato sia da Amenaide che dalla sua città, grata per la vittoria, il nostro Tancredi di Teramo il 29 ottobreha ucciso in diretta non i nemici saraceni ma le ultime speranze sulla Commissione d'inchiesta sulle banche.


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