Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

Spiaggetta e strada a S. Biagio, le obiezioni del centrosinistra prima della presentazione del piano per il Centro Storico di Vicenza

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 9 Ottobre 2018 alle 22:58 | 0 commenti

Coalizione Civica Vicenza, col suo consigliere comunale Ciro Asproso e con Leonardo "Dodo" Nicolai ha presentato, insieme ai rappresentati delle liste di minoranza in Consiglio e ai Giovani Democratici , oltre alle 2.000 firme raccolte "trasversalmente" ai partiti contro la strada annunciata a S. Biagio con possibile annesso addio alla "spiaggetta", le obiezioni del centrosinistra al piano per il Centro Storico che, sarebbe stato presentato subito dopo in occasione della commissione Territorio convocata d'urgenza su loro richiesta.

Alla presenza di Alessandra Marobin e di altri esponenti della Gioventù dem si sono, quindi, susseguiti gli interventi di Ciro Asproso, Ennio Tosetto (lista Vinòva), Emilio Grandi (Giovani Dem), Cristina Balbi (Pd), Giovanni Selmo (Da Adesso in poi) e Raffaele Colomabra tutti concordi non solo nel mantenere viva la spiaggetta, che ha restituito quell'area alal vita della città, ma soprattutto nel dire no alla strada a S. Biagio che dovrebbe affiancare la ciclabile, approvata e ben vista, per giunta, sottolineavano gli intervenuti, senza una visone globale e di prospettiva di quell'area del centro storico.

Ma meglio di ogni nostra e altrui sintesi può spiegarvi il video integrale che qui vi proponiamo in attesa di pubblicare quello, successivo, in cui la maggioranza ha proprio chiarito la sua visione.


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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