Quotidiano | Categorie: Politica

Sentenza sull'Italicum, nasce l'asse Lega-5 Stelle? Gli esponenti politici vicentini: “fantapolitica, siamo contrapposti. Vogliamo solo andare subito al voto...”

Di Edoardo Andrein Lunedi 23 Gennaio 2017 alle 22:08 | 0 commenti

 
A volte parla Beppe Grillo. E sembra di sentire Matteo Salvini. Il 24 gennaio dovrebbe arrivare la sentenza della Corte Costituzionale sull'Italicum, la nuova legge elettorale votata dal parlamento. Una legge applicabile solo alla Camera dei deputati. Ed è per questo che i tempi per andare alle elezioni probabilmente si allungheranno ulteriormente per permettere al parlamento di renderla omogenea anche per il Senato. Le forze politiche più rilevanti che chiedono con vigore di andare immediatamente al voto, sostenendo che non sono necessari altri interventi delle Camere, sono proprio Movimento 5 Stelle e Lega Nord. 

Così alla vigilia della seduta della Consulta tornano le voci di un possibile inedito asse politico, su un terreno politico spesso comune, dalla battaglia contro l'euro al sostegno a Donald Trump. 
Voci di possibili accordi smentite dagli esponenti vicentini dei due movimenti. Come il segretario della Lega Nord di Vicenza Matteo Celebron:
"Sulle alleanze non c'è nulla di concreto, non ci possono essere accordi su tematiche che ci vedono contrapposti: a livello comunale le convergenze sono a zero, noi rappresentiamo un'alternativa a Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, mentre per quanto riguarda la legge elettorale è l'ultima cosa a cui pensare con tutti i problemi che ci sono in Italia, l'importante è dare la parola ai cittadini". 
"Siamo d'accordo però - aggiunge Celebron - sulla questione di andare subito a votare senza nuovi cambiamenti alla legge elettorale: con i 5 Stelle siamo gli unici a farci interpreti del pensiero della gente".
A esprimersi sulla questione è anche il senatore vicentino dei 5 Stelle Enrico Cappelletti: 
"Un accordo con la Lega è fantapolitica, un'invenzione giornalistica. Potrebbe trattarsi anche di una boutade dei nostri avversari: non ci sono i presupposti per un'alleanza, non siamo in Europa. Non ci può essere convergenza, basta pensare al tema immigrazione: i 1400 richiedenti asilo di Cona e i Cie sono stati causati dalla Lega Nord e dalle politiche dell'allora ministro Maroni. Andare al voto subito è una nostra richiesta - conclude Cappelletti - ma sul nostro programma elettorale, che non è quello della Lega".
Non ci sarebbe da stupirsi, però, se alle prossime elezioni politiche la somma dei voti populisti per il Movimento 5 Stelle e per la Lega Nord superasse quelli del Partito Democratico o, più facilmente, del centrodestra.
E allora sì che forse si aprirebbero nuovi scenari...


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