Quotidiano | Categorie: Ambiente, Fatti

Pfas, i carotaggi alla Miteni concordati con la Conferenza dei Servizi: ve li mostriamo in esclusiva e li spiega Davide Drusian

Di Giovanni Coviello fondatore VicenzaPiu.com Mercoledi 28 Febbraio 2018 alle 15:31 | 0 commenti

Tra le prese di posizione delle associazioni e delle persone preoccupate per gli effetti dei Pfas, le prese di posizione dei politici sotto campagna elettorale, i rimpalli tra governo centrale e regione Veneto, tutte situazioni riportate da VicenzaPiù nella speranza e nell'attesa che ci sia un pronunciamento indiscutibile e definitivo, abbiamo recentememte sentito anche Antonio Nardone, Ad della Miteni, per fargli quelle domande e conoscere quelle risposte che tutti dicono di attendere ma "subendo", perciò, insulti da alcuni facebook-omani che confondono la libertà di scrivere sui social con l'attendibilità scientifica di quelo che vi viene scritto.

Noi non deteniamo il sapere in questo campo e per arrivare a capire noi per primi e senza timore per gli insulti e le minacce (se abbiamo sopportato e tirato dritto anche di fronte a Gianni Zonin...) continuiamo a informare i nostri lettori sulle posizioni di tutti gli interlocutori su tutto quanto possa essere utile a definire e seguire un percorso che tenga conto della salute della gente, del lavoro dei dipendenti e dei diritti all'impresa nel rispetto della salute e del lavoro.

Stavolta il 23 febbraio scorso siamo entrati di nuovo nello stabilimento Miteni di Trissino per vedere, farci spiegare e mostrarvi le operazioni di carotaggio in vari punti dell'area della fabbrica concordate con la Conferenza dei Servizi di cui fanno parte Arpav, i Comuni e gli enti interessati, e propedeutiche ad ulteriori attività di bonifica

Sono carotaggi, su cui può intervenire l'Arpav, fatti metro per metro, ci ha spiegato il chimico dr. Davide Drusian, responsabile Miteni Ecologia e Coordinamento Sicurezza,e sono arrivati ad oggi fino a 20 metri.

Se a breve consentiranno all'azienda di conoscere ulteriormente la morfologia dell'area in alcuni mesi saranno resi disponibili anche i risultati delle più complesse analisi chimiche compiute da una società terza su un'area che sorge sugli stabilimenti ex Marzotto, con la Rimar - Ricerche Marzotto, che da decenni produceva Pfoa, ed ex Enichem.

In attesa di questi esiti scientifici attendiamo che ad anticiparli provvedano i facebook-omani...


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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