Quotidiano | Categorie: Politica

Matteo Tosetto (Forza Italia Vicenza): per le poltrone faremo i conti dopo, ecco obiettivi dei primi 100 cento giorni con Rucco sindaco

Di Video servizio di Enrico Zolla Domenica 29 Aprile 2018 alle 19:04 | 0 commenti

“La condivisione del programma è la priorità" spiega nella conferenza stampa e nella nostra intervista Matteo Tosetto che ha appena annunciato il ricompattamento di Forza Italia intorno a Francesco Rucco ora candidato unico del centro destra alle amministrative di Vicenza 2018. "Con Rucco - aggiunge Tosetto - sicuramente riusciremo a trovare una condivisione generale su tutti i nostri punti, in primis la sicurezza, il rilancio delle attività economiche e la partecipazione riattivando  il decentramento...”.

Sul tema delle “poltrone”, mai tema secondario delle alleanze anche se, almeno apparentemente, subordinato ai contenuti, Tosetto aveava già detto: “Ci misureremo al primo turno e in base ai risultati verranno distribuiti gli incarichi politici amministrativi”.

Ma nella video intervista odierna il coordinatore provinciale di FI, poi candidato sindaco dei forzisti da soli contro tutti per l'espace d'un matin e, quindi, finalizzatore del pressing per l'unità di Sergio Berlato ha indicato gli obiettivi degli ormai classici primi 100 giorni di amministrazione se a vincere sarà Rucco e con gli assessorati e gli incarichi distribuiti secondo Il proporzionale appena evocato e che in questi casi torna di moda, sempre e per tutti...


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In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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