Quotidiano | Categorie: Ambiente, Fatti

L'Onda assassina di Refrontolo, Dna Rinascimenti alle Pro Loco: non siete voi gli assassini

Di Citizen Writers Domenica 20 Agosto 2017 alle 11:58 | 0 commenti

Cari Parenzo e Telese, la notizia pubblicata nella prima Pagina de "La Nuova Venezia" dello scorso 9 agosto 2017, che vedete di seguito, ci ha spinto a dedicare il n. 21 di DNA Rinascimenti - 2017 - ad una drammatica storia iniziata a Refrontolo, in provincia di Treviso, con 4 morti e 20 feriti nella notte del 2 Agosto 2014. DNA RINASCIMENTI è un informale periodico televisivo da noi realizzato gratuitamente in collaborazione con le associazioni ambientaliste del Veneto, divulgato a mezzo You Tube, ogni volta che il Territorio Veneto ed i suoi abitanti sono oggetto di scelte e di eventi dissennati e dolorosi ... come il Mose, la Pedemontana Veneta, I Pfas in Val d'Agno, le Grandi Navi in Laguna di Venezia.

Come gli spargimenti, a piene mani, di veleni d'ogni tipo nelle ARIE, nelle ACQUE, in tutti i TERRITORI della ex Repubblica Serenissima...
Abbiamo voluto sintetizzare la storia di "UN'ONDA IMPROVVISA. ASSASSINA" nel breve documentario che potete vedere qui e nel complementare testo scritto che proponiamo qui anche a voi.


Il LIERZA, un corso d'acqua torrentizzio nelle "Colline del Prosecco", lungo appena 19,5 Km. , il 2 agosto 2014, ha fatto 4 morti e 20 feriti. Dai Giudici trevigiani ci si attende una sentenza, esemplare per tutte le Regioni Italiane, su cause e responsabilità delle devastazioni territoriali, mancate sicurezze e mortali nocività delle acque Venete...

Oggi quella storia ha progressivamente preso una piega degna del miglior KAFKA... nella quale i Veneti più svegli si domandano : "Ma davvero è possibile che La Pro Loco di Refrontolo possa essere ritenuta se non mandante, uno dei principali responsabili dei dolorosissimi delitti commessi e il Torrentello Lierza lo spietato Killer esecutore ?"
Noi riteniamo che questa storia debba essere conosciuta a livello nazionale ed internazionale perchè emblematica di quanto i VENETI, gli ITALIANI... gli EUROPEI e tuttI gli UMANI dotati del bene dell'intelletto abbiano necessità di URGENTI e RADICALI RINASCIMENTI ... anche di carattere giudiziario ... se vogliono salvare i loro rispettivi territori e tutto il PIANETA TERRA dalla violenta , crescente FRENESIA CONSUMISTA - AUTODISTRUTTIVA in atto...
Confidiamo in una vostra pronta collaborazione.
Ovviamente tutti i nostri materiali televisivi e tutte le nostre documentazioni e collegamenti territoriali sono completamente, gratuitamente a vostra disposizione...

Massimo Marco Rossi, Gianluigi Salvador, Osvaldo Piccolotto


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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