Quotidiano | Categorie: Fatti

La criminalità a Vicenza diminuisce nei dati ma non per alcuni politici e per cassa media locali: ma Otello Dalla Rosa fa fare il punto al vicentino Enrico Bisogno dell'ufficio contro la droga e il crimine dell'Onu a Vienna

Di Edoardo Pepe Domenica 26 Novembre 2017 alle 14:59 | 0 commenti

Se i dati ufficiali sulla criminalità mostrano una provincia di Vicenza non certo assillata da questo problema come sua priorità (nel 2017 Il Sole 24 Ore certifica una diminuzione di reati pari al 2.4%, superiore alle media di miglioramento, e individua il nostro territorio come uno dei pochi in cui i reati comlessivamente diminuiscono) è indubbio che la percezione negativa è crescente perchè questo tema è di quelli particolarmente sensibili nei nostri tempi di campagne elettorali permanenti.

Ma l'insicurezza è "alimentata" anche da certa stampa che, pur di vendere qualche copia in più o, meglio, perdere meno copie possibili la stampa locale, instilla quotidianamente nella povera gente quel timore che avrebbe fatto molto meglio a coltivare per i fatti criminali e macroscopici della locale e fu Banca Popolare di Vicenza che nell'indifferenza dei media di regime ha tartassato Vicenza e i vicentini più di migliaia di crimini veri, per carità, ma spesso gonfiati per numero, tipologia ed effetti. 

Positiva, quindi, è da valutare l'iniziativa di Otello Dalla Rosa, candidato alle primarie di centrosinistra, che in occasione di Innòva, pur non sottovalutando il problema, ha lasciato la parola (qui il video) a un funzionario dell'Onu, il vicentino Enrico Bisogno, che a Vienna lavora nell'ufficio Onu contro la droga e il crimine con competenze specifiche anche nelle relazioni tra crimine e sviluppo e sulla prenenzione. Qui vi proponiamo il video con dati e fatti. No ciacole.

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