Quotidiano | Categorie: Interviste, Economia&Aziende

La commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche con Casini accetta i documenti dalle associazioni, Miatello: spero nasca fondo per vittime di BPVi e Veneto Banca

Di Paolo Dal Dosso Mercoledi 4 Ottobre 2017 alle 20:16 | 0 commenti

Roma. Nostro servizio. La manifestazione per la Giornata nazionale del risparmio tradito un effetto positivo l'ha già incassato a detta di Patrizio Miatello: l'incontro ufficiale di tre rappresentanti delle associazioni di chi ha visto sfumare i propri risparmi con il presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sulle banche, Pierferdinando Casini. Casini, insieme ai suoi vice Brunetta e Marino, ha ricevuto a palazzo san Macuto Elena Bertorelli della Casa del Consumatore, Luigi Ciannilli del Comitato vittime del salva banche e Patrizio Miatello, dell'associazione Ezzelino III da Onara. Che, dopo l'incontro, ha riferito quanto successo.

Che poi è quello che interessa i truffati: la creazione di un fondo per le vittime dei reati commessi dalle banche. "Da parte del presidente e della commissione c'è stata la massima disponibilità - dice Miatello - hanno capito che non c'è tempo. Già da lunedì manderemo avanti i documenti, ci saranno sicuramente delle udienze come richiesto da Elena Bertorelli, nel giro di qualche decina di giorni vogliamo che la commissione lavori per certificare le vittime da reato, che è quello che a noi interessa. Perché se ci sono le vittime si può creare il fondo".

Dopo la manifestazione di piazza e l'incontro con la commissione parlamentare d'inchiesta, c'è stato il momento della conferenza stampa organizzata dalla senatrice Paola de Pin. E speriamo che anche da lì vengano impegni precisi e circostanziati.


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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