Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende

Luigi Ugone e Francesco Ternullo con "Noi che credevamo nella BPVi" puntano al cuore del "sistema": Banca Italia e Consob ridiano i soldi ai soci truffati di BPVi e Veneto Banca

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 22 Settembre 2017 alle 13:53 | 0 commenti

Come promesso arriviamo al clou della nuova strategia di Luigi Ugone, presidente di "Noi che credevamo nella BPVi" (... e in Veneto Banca, aggiunge lui), che, supportato dal suo staff di legali con l'avv. Francesco Ternullo focalizzato sulla "novità" esplosiva annunciata sabato 16 alla fine dell'assemblea dei soci delle ormai ex Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, punta dritto al cuore del sistema come avevamo evidenziato il 18, dopo la prima cronaca video ("Palasport di nuovo pieno, tasche sempre vuote dei soci ex BPVi", titolando il relativo articolo: "Il salto di qualità di Luigi Ugone presidente di "Noi che credevamo nella BPVi": mentre il sistema tende a dilatare i tempi, i soldi ai soci truffati li diano Banca Italia, Consob e KPMG"

Oggi quel salto di qualità ve lo descriviamo compiutamente, e senza filtri, con un'intervista video realizzata in studio presso VicenzaPiu.tv con Ugone e Ternullo, visto che moltissimi nostri lettori e almeno altrettanti associati a "Noi che credevamo nella BPVi" e ad altre associazioni, le più combattive almeno, ci hanno sollcitato al riguardo poichè l'audio degli interventi sul tema focale erano saltati durante la registrazione del video integrale.

Se, questo il ragionamento tecnico, Banca d'Italia e Consob, oltre alla società di revisione della BPVi, KPMG, non hanno fatto completamente il loro dovere e non hanno controllato efficacemente per quanto di loro competenza le scelte e le decisioni dei cda capitanati da Gianni Zonin, allora sono stati indotti in errore i soci, che, fidandosi delle Istituzioni oltre che della loro ex banca, hanno sottoscritto azioni che non avevano, neanche lontanamente, il valore a cui le hanno acquisite.

Allora, sostengono Ugone e Ternullo (e noi con loro), la responsabilità ricade sui controllori e i danni vanno pagati da Bankitalia e Consob, in primis, oltre che da KPMG.

D'altronde, sottolineano i due intervistati, Banca d'Italia, partecipata dal sistema bancario italiano nel suo complesso, i soldi li ha eccome, ergo...

Come fare a chiedere i danni?

Senza mai dimenticare che è, comunque, indispensabile avanzare la richiesta di insinuazione al passivo delle due banche in Liquidazione Coatta Amministrativa, vedete, ascoltate e...agireper gruppi omogenei!

P.S. La questione morale di Berlingueriana memoria non è per nulla assente nelle considerazioni anti sistema truffaldino di capitan Ugone (vedi la commissione d'inchiesta sulle banche di pura facciata) . E questo di lui, lo confessiamo, ci colpisce sempre di... più.

 


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