Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

Circa 630 mila euro di contributi da regione Veneto ai comuni per migliorie degli impianti sportivi

Di Note ufficiali Mercoledi 16 Agosto 2017 alle 21:33 | 1 commenti

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La Giunta regionale, su proposta dell'assessore allo sport, ha approvato il primo programma di riparto, per l'anno 2017, dei finanziamenti in conto capitale per la realizzazione di opere di miglioria, anche strutturale, di impianti sportivi di importo fino a 50.000 euro. "Le domande presentate dagli Enti locali ritenute ammissibili - spiega l'assessore - sono complessivamente 173 e in questo primo riparto si prevede il finanziamento delle prime 42 della graduatoria, utilizzando l'intera somma oggi a disposizione, pari a 629.404 euro complessivi. Contiamo nel corso dell'esercizio di reperire ulteriori risorse al fine di procedere con lo scorrimento della graduatoria stessa".

"Sappiamo quanto sia importante dare sostegno ai Comuni su questo fronte - sottolinea l'assessore -, costretti da una parte a far fronte alla crescente domanda di sistemazione dei propri impianti sportivi e dall'altra ai pesanti tagli statali che riducono notevolmente i margini di manovra delle amministrazioni pubbliche. La Regione, pur dovendo fare i conti anch'essa con una situazione di bilancio tutt'altro che rosea, sta cercando di fornire il più possibile un concreto aiuto per la messa a norma degli impianti, al fine di favorire la loro massima fruibilità, nell'interesse delle società e di tutti i cittadini che praticano sport nelle diverse discipline".

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Commenti

Inviato Giovedi 17 Agosto 2017 alle 13:03

Bene la sistemazione degli impianti sportivi. Ma una campagna promozionale a partire dalle SCUOLE..dovrebbe essere avviata per la PRATICA SPORTIVA perché i praticanti Sport Agonistici sono sempre meno, in particolare i giovani stanno alla larga dalla "fatica". I risultati .."non si vedono", ai mondiali di Londra, non ci hanno nemmeno visti. Altro che Olimpiadi a Roma, qui ci vuole un Doloroso impegno per ricostruire lo Sport di competenza del CONI e della Federazioni Sportive.
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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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