Archivio per tag: Musici e Sbandieratori Alfieri della Regina di Piovene Rocch

Categorie: Fatti

Alla Sagra della Sopressa di Valli del Pasubio il gruppo “Musici e Sbandieratori Alfieri della Regina di Piovene Rocchette”

Venerdi 10 Agosto 2018 alle 13:50

Domenica 5 agosto alla Sagra della Sopressa di Valli del Pasubio numerosi visitatori e villeggianti hanno potuto assistere anche all'esibizione del gruppo storico "Musici e Sbandieratori Alfieri della Regina di Piovene Rocchette", che ha reso omaggio al prelibato salume e al suo re Mirko Zanetti. L'associazione nata nel 2007 da una idea di don Danilo Fantinato, arciprete della parrocchia di Santo Stefano di Piovene Rocchette dal 2000 al 2010 quando venne stroncato da un male incurabile, è composto da ragazzi e giovani di età compresa fra gli 8 e i 30 anni appassionati di bandiere e musica.

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In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

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In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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