Archivio per tag: Mons. Beniamino Pizziol

Il presepe come lo vede e lo sente mons. Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza: il nostro modo di augurare Buon Natale a tutti, credenti e non

Lunedi 24 Dicembre 2018 alle 23:09

 

Voglio dire qualcosa sul presepe - è così che esordisce il 17 dicembre scorso sull'argomento il vescovo di Vicenza mons. Beniamino Pizziol le cui parole "ecumeniche" utilizziamo per i nostri auguri di Buon Natale a tutti, credenti e non - nel saluto e negli auguri annuali alla stampa e, tramite noi, agli abitanti della diocesi di Vicenza... Per me è chiaro come vescovo, continua mons. Pizziol come potete vedere e ascoltare nel video da noi registrato e pubblicato qui per voi, che ha una dimensione religiosa. Cioè porre quel bambino, mettere quelle statue vuol dire avere una convinzione profonda. Pensate ad esempio come gli artisti interpretano i tre Re Magi, che non erano tre ma alcuni magi dall'oriente, noi diciamo tre perché portavano i tre doni: oro incenso e mirra. Ma li fanno in senso veramente universale, perché uno lo fanno di colore nero, uno di colore rosso uno di colore bianco.

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Categorie: Politica, Fatti

Migranti a Vicenza e non solo: ecco quanto detto veramente da mons. Beniamino Pizziol

Mercoledi 5 Settembre 2018 alle 15:47

"La diocesi ospita 250 migranti. Ma niente Diciotti": titola così in prima pagina il solito nostro cruccio quotidiano, quel Giornale di Vicenza che attira i suoi lettori con prime pagine a volte dedicate ai migranti che vorrebbero l'abbonamento a Sky per il calcio (falso) e altre alle anatre che muoiono ai giardino Salvi (vero) anche se ce ne sarebbero ben altre di anatre "umane" di cui occuparsi e che starnazzano là dove si decide come continuare a far morire non le anatre "animali" ma Vicenza... Ma tant'è. Sparare un titolo sul vescovo che ospita 250 migranti farà vendere un po' di carta in più, usa e getta, e pazienza se, magari, scatenerà altri striscioni a dir poco idioti contro chi lui rappresenta e minacciosi contro i parroci.

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Categorie: Fatti

I bambini della scuola dell'infanzia "San Giuseppe" a Lerino festeggiano il vescovo, San Martino e la Madonna

Martedi 30 Gennaio 2018 alle 15:00

L'11 novembre scorso è stato, come sempre in quella data, un giorno molto importante per la comunità cristiana e civile di Lerino di Torri di Quartesolo che festeggia ogni anno con tutti gli onori il patrono della chiesa locale, San Martino. Il parroco, don Dario Guarato, ha però anticipato a venerdì 10 i festeggiamenti per celebrare anche due altre ricorrenze: i 50 anni dall'inaugurazione della nuova scuola dell'infanzia "San Giuseppe" con nido integrato, che oggi conta circa duecento iscritti ed è punto di riferimento anche per le comunità vicine, e la posa sempre nel 1967 della statua della Madonna sulla cima del campanile (qui il video con una lunga sintesi della cerimonia dopo averne anticpiato il clou il 17 novembre 2017 dal cui testo traiamo quello seguente).

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Categorie: Fatti

San Martino e la Madonna vegliano da 50 anni sulla scuola dell'infanzia "San Giuseppe" a Lerino: vescovo e bambini in festa

Venerdi 17 Novembre 2017 alle 21:47

L'11 novembre è sempre un giorno molto importante per la comunità cristiana e civile di Lerino di Torri di Quartesolo. Infatti, viene festeggiato ogni anno con tutti gli onori il patrono della chiesa locale, San Martino. Il parroco, don Dario Guarato, ha però giustamente voluto anticipare a venerdì 10 i festeggiamenti inserendovi all'interno anche due ricorrenze molto importanti: i 50 anni dall'inaugurazione della nuova scuola dell'infanzia "San Giuseppe" con nido integrato, che oggi conta circa duecento iscritti ed è punto di riferimento anche per le comunità vicine, e la posa sempre nel 1967 della statua della Madonna sulla cima del campanile (qui una breve sintesi della cerimonia).

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Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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