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Categorie: Fatti

La "Sagra della Sopressa" di Valli del Pasubio ha incoronato Federica Fogale "Miss Sport Veneto 2017": parteciperà a Miss Italia

Venerdi 11 Agosto 2017 alle 22:55

Continua ad essere ricca di appuntamenti e premiazioni la "Sagra della Sopressa" a Valli del Pasubio. Dopo la proclamazione domenica scorsa del suo re Mirko Zanetti e della regina, ovviamente la sua pluripremiata sopressa fatta in casa, la sera del 10 agosto il primo cittadino valligiano, Armando Cunegato, e il presidente della Pro Loco, Livio Brandellero, hanno rispettivamente conferito a Federica Fogale fascia e corona di "Miss Sport Veneto 2017". Con questo riconoscimento la damigella d'onore della sagra potrà proseguire con le selezioni e partecipare così alle prefinali nazionali di "Miss Italia 2017", che si svolgeranno dal 27 al 30 agosto a Jesolo.

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In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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