Archivio per tag: Documento unico di programmazione

Categorie: Politica, Fatti

La giunta di Vicenza chiude il bilancio 2018 con i conti a posto, con Cavalieri e Dalla Pozza lo presenta Variati che aggiunge: lascio al mio successore agendina di indirizzi

Venerdi 17 Novembre 2017 alle 16:45

La giunta di Vicenza chiude il bilancio 2018: conti a posto, servizi assicurati e niente nuove tasse. Variati: "Ma al nuovo sindaco anche un'agendina di indirizzi per recuperare le risorse che le magre casse comunali non potranno mai assicurare alla città"

Un bilancio virtuoso, approvato a tempo di record prima del nuovo anno, e un'agendina piena di nomi e indirizzi di porte a cui bussare per ottenere finanziamenti che le magre casse comunali non potranno mai assicurare alla città (dopo le interviste a Variati e Cavalieri, qui il video integrale della conferenza stampa odierna).

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Categorie: Fatti

Achille Variati e Michela Cavalieri: Dup (documento unico di programmazione) di Vicenza per gli anni 2018, 2019, 2020

Venerdi 17 Novembre 2017 alle 16:22

Oggi il sindaco Achille Variati e l'assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri hanno illustrato la delibera di approvazione degli schemi di bilancio di previsione e il Documento unico di programmazione (Dup) per gli anni 2018, 2019, 2020 nella conferenza stampa domani di cui vi invitiamo ad ascoltare la loro sintesi ai nostri microfoni (qui con la nota ufficiale il video integrale della conferenza stampa).

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Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

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Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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