Archivio per tag: Buon Anno

Buon anno da VicenzaPiù: noi faremo di tutto per informarti anche nel 2018, ma sostienici: Zonin, Zaia e i "potenti" non ci vogliono... più

Domenica 31 Dicembre 2017 alle 23:01
Categorie: Fatti

Cose da buttare a Vicenza a fine 2016, cose da cui ripartire nel 2017: una doppia, simbolica storia al S. Bortolo. Buon anno 2017 a chi ci legge e a chi ci vorrebbe cancellare

Sabato 31 Dicembre 2016 alle 20:49
ArticleImage È un modo di dire e, purtroppo, non si realizza spesso o, almeno, mai abbastanza: a ogni 31 dicembre si vorrebbe buttare via tutto il brutto dell'anno e ripartire il 1° gennaio per un nuovo anno con nuove speranze e nuovi sogni per costruire belle realtà. Potremmo sintetizzare il brutto del 2016, per tutti, col crac della Banca Popolare di Vicenza, da noi "previsto" fin da agosto 2010 nel silenzio e nella complicità locale di quelli che "contano" (cfr. "Vicenza. La città sbancata"), per noi con la denuncia di tal Gianni Zonin per aver raccontato la sua pessima gestione anche della Fondazione Roi. Quel crac nell'indiferenza totale e quella denuncia nell'omertà dei media locali fotografano la Vicenza che voi non volete e che noi vogliamo cambiare con voi.

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Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
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Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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