Archivio per tag: BPVi. Bugie Popolari Vicentine

Categorie: Economia&Aziende

"BPVi. Bugie Popolari Vicentine" in esaurimento: aiuta i risparmiatori a dimostrare di essere stati truffati dalla banca e dalle sue fake news sulla stampa locale

Giovedi 16 Agosto 2018 alle 19:51

"BPVi. Bugie Popolari Vicentine" è sulla via di esaurire la sua prima edizione anche perché fornisce a soci, avvocati e legali ulteriori elementi di conoscenza del maggior crac vicentino di tutti i tempi e di come (non) siano stati informati correttamente e per tempo i soci non solo dalla banca ma da parte dei media locali. IIl nuovo libro dossier segue "Vicenza. La città sbancata", la raccolta dei nostri articoli pubblicati in solitaria dal 13 agosto 2010 al 2015 sullo tsunami in arrivo della Banca Popolare di Vicenza e diventati un libro a giugno 2016.

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Categorie: Politica, Fatti, Economia&Aziende

Radio Vicenza rompe il silenzio vicentino, presenta "BPVI. Bugie Popolari Vicentine" e non obbedisce al MinCulPop locale

Mercoledi 23 Maggio 2018 alle 22:58

Il 14 maggio abbiamo presentato nella sala convegni di Apindustria Vicenza il libro dossier "BPVi. Bugie Popolari Vicentine". All'evento era totalmente "desaparecido" Otello Dalla Rosa, il candidato sindaco di centro sinistra, quello che fa campagna non dedicando una sia pur minima, reale, attenzione alle migliaia di concittadini vittime della truffa di sistema della Banca Popolare di Vicenza made in Gianni Zonin & suoi amici, e colleghi di Cda, tra cui il precedente presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto, (membro del cda BPVi a Vicenza) e il suo successore Luciano Vescovi, vice presidente della posseduta Banca Nuova a Palermo, tutti storicamente vicini ad Achille Variati.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende

"BPVi. Bugie Popolari Vicentine": il racconto di come è nato il libro dossier sulla stampa locale. E di come hanno provato a censurarlo!

Lunedi 21 Maggio 2018 alle 13:32

La scelta della mia persona come giornalista, unico, da audire presso la Commissione regionale di inchiesta sulle banche venete ha fatto nascere il libro dossier "BPVi. Bugie Popolari Vicentine" ora agli atti di quella Commissione  (clicca qui per acquistarlo online dal nostro shop oppure vai su Amazon.it oppure in edicola, in libreria o preso la nostra sede di strada Marosticana n. 3 a Vicenza). Vi propongo la presentazione del lavoro mio e della mia redazione e capirete se vale la pena leggerlo. Grazie...

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Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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