Archivio per tag: VIACQUA

Categorie: Fatti

Viacqua e "L'acqua di domani", parla Luca Mercalli con la prefazione di Angelo Guzzo: la risorsa idrica minacciata da inquinamento e cambiamento climatico

Giovedi 16 Novembre 2017 alle 23:54

L'incontro di questa mattina "L'acqua di domani" - al quale, in occasione della presentazion del logo Viacqua, sono stati invitati gli amministratori dei Comuni soci e i rappresentanti delle categorie economiche e sociali - nasce con l'obiettivo di portare l'attenzione al contesto in cui Viacqua opererà e alle sfide che dovrà affrontare nei prossimi anni in campo ambientale. Per questo è stato invitato a intervenire e a portare la sua esperienza anche il meteorologo Luca Mercalli (qui il video completo del suo intervento con la prefazione di Angelo Guzzo, ndr), presidente della Società Meteorologica Italiana ed esperto di cambiamenti climatici.

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Categorie: Fatti, Economia&Aziende

Viacqua svela il suo logo con Angelo Guzzo e Giovanni Cattelan

Giovedi 16 Novembre 2017 alle 18:13

La presentazione del logo con Angelo Guzzo, presidente di Acque Vicentine, e Giovanni Cattelan, presidente di AVS, prima dell'incontro con il meteorologo e l'amministratore unico di Abbanoa
Viacqua prende sempre più forma e dà già i suoi primi frutti. In attesa dell'operatività ufficiale che ci sarà dal primo gennaio 2018, è stato presentato ufficialmente questa mattina il logo del nuovo gestore del servizio idrico integrato nato dalla fusione di Acque Vicentine e Alto Vicentino Servizi: un simbolo - formato da tre onde sovrapposte alla scritta Viacqua - che dal prossimo anno entrerà nelle case e nelle abitudini degli oltre 550.000 utenti dei 69 Comuni sui quali la società avrà competenza.

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Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
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Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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