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Viacqua e "L'acqua di domani", parla Luca Mercalli con la prefazione di Angelo Guzzo: la risorsa idrica minacciata da inquinamento e cambiamento climatico

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 16 Novembre 2017 alle 23:54 | 0 commenti

L'incontro di questa mattina "L'acqua di domani" - al quale, in occasione della presentazion del logo Viacqua, sono stati invitati gli amministratori dei Comuni soci e i rappresentanti delle categorie economiche e sociali - nasce con l'obiettivo di portare l'attenzione al contesto in cui Viacqua opererà e alle sfide che dovrà affrontare nei prossimi anni in campo ambientale. Per questo è stato invitato a intervenire e a portare la sua esperienza anche il meteorologo Luca Mercalli (qui il video completo del suo intervento con la prefazione di Angelo Guzzo, ndr), presidente della Società Meteorologica Italiana ed esperto di cambiamenti climatici.

Il suo intervento vuole essere da stimolo per riflettere sulle sfide che i cambiamenti climatici pongono a chi ha la responsabilità di gestire in modo sostenibile la risorsa acqua e tutelare la qualità delle risorse idriche.
"Quando si lavora con l'acqua bisogna avere lo sguardo sui tempi lunghi - ha aggiunto Luca Mercalli -. Viviamo un momento storico in cui la risorsa idrica è minacciata da due processi: l'inquinamento, che riduce le fonti d'acqua di qualità, e il cambiamento climatico, che influenza in particolare la disponibilità di acqua. Bisogna quindi progettare e lavorare oggi tenendo presenti gli scenari del futuro per non farci trovare impreparati".
 

 

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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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