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Categorie: Associazioni, Sport vari

Presentata da Otello Dalla Rosa la seconda edizione di AIM Energy Trail in programma domenica 19 febbraio, sulle splendide colline di Malo e di Monte di Malo

Sabato 11 Febbraio 2017 alle 16:51

Abbiamo presenziato oggi alla conferenza stampa di annuncio della seconda edizione della AIM Energy Ultra e Wild Trail, la manifestazione podistica sulle due distanze di 50 chilometri (dislivello di 2.200 metri) e 15 chilometri (dislivello 600 metri) che si svolgerà domenica 19 febbraio sulle splendide colline di Malo e di Monte di Malo e che è stata presentata dall'Amministratore unico di AIM Energy Otello Dalla Rosa con al fianco i rappresentanti delle due amministrazioni comunali coinvolte e gli organizzatori che hanno ricordato il successo dello scorso anno con oltre 700 iscritti. Giulio Nicetto e Tino Tagliaferro, presidente e vicepresidente del Gruppo sportivo AIM, con Remo Laverda, responsabile tecnico del percorso, hanno infatti illustrato la genesi di questo evento e gli elementi salienti dei due tracciati. Per le informazioni ci affidiamo al puntuale comunicato aziendale, mentre vi proponiamo il video integrale degli interventi iniziali come nostro contributo originale a chi tanto lavora per organizzare dietro le quinte importanti manifestazioni che non hanno vetrine privilegiate.

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In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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