Quotidiano | Categorie: Fatti

Wild Side Basketball n. 24: dopo l'ospite Gabriele "Lele" Momoli tanta NBA e il basket vicentino

Di Michele Cogno Mercoledi 7 Marzo 2018 alle 23:45 | 0 commenti

Pubblicato alle 22.19, aggiornato con video alle 23.45. Nella ventiquattresima puntata di Wild Side Basketball (a seguire qui) in studio con noi un personaggio che recentemente è passato alla ribalda della cronaca per i suoi infiniti viaggi negli States per osservare l'NBA da dientro le quinte. Gabriele "Lele" Momoli, ragazzo di 31 anni da Bassano del Grappa, ci ha raccontato tutta la sua storia fatta di viaggi negli USA per seguire il basket professionistico americano. Tanti aneddoti usciti commentando le sue foto fatte da postazioni molto, veramente molto privilegiate, ma anche tanta passione che Lele ha trasmesso a tutti noi raccontando da protagonista tutto quello che ha vissuto.

Le foto e la conoscenza di Marco Belinelli, di Danilo Gallinari, Kobe Bryant fotografato da bordo campo e lo "scontro" con Russell Westbrook.
Un tour a 360 gradi vissuto attraverso gli occhi di Lele molto piacevole e assolutamente coinvolgente.

Nella seconda parte di puntata, ancora NBA con l'analisi delle due Conference. A Ovest situazione ingarbugliata perché dalla terza alla decima posizioni tutto è possibile in ottima playoffs.
Analisi su Portland che sta viaggiando a ritmi clamorosi e sui Pelicans che contro ogni pronostico sono la quarta forza ad Ovest.
Utah Jazz da notare, ancora fuori dai playoffs ma in rapida risalita grazie anche al rientro di Rudy Gobert.
Ad Est situazione simile, in studio si facevano i pronostici su quale serie al primo turno playoffs fosse quella più interesante. Philadelphia-Cleveland e Toronto-Milwaukee le due serie più attese.
Rapidamente abbiamo analizzato l'articolo uscito su The Players Tribune, di Kevin Love che parla del suo attacco di panico durante una partita.

Nella terza parte di puntata, sempre spazio al basket minors, con Vicenza che troverà questa settimana la capolista Cento reduce da qualche sconfitta di troppo. Vicenza al momento in piena corsa per i playoffs, al quinto posto in classifica.

In C Gold, Dueville perde ancora e vede ormai la retrocessione in C Silver. Grandi vittorie di Bassano ed Arzignano.

In C Silver da annotare la sconfitta del Playbasket nonostante un Elia Borgo da 20 punti.

In Serie D, Altavilla non si ferma più e vince la sua nona partita in fila mantenendo 6 punti di vantaggio su Peschiera, seconda in classifica. Importante vittoria dell'Argine ai danni di Schio e dell'Araceli vincitrice in casa.

Malo trova una vittoria importantissima che la riavvicina alla zona playout.

Da annotare, in Promozione, seconda sconfitta in fila della Unisalute Vicenza che rimane comunque saldamente al primo posto con 10 punti di distacco sulla seconda.

Leggi tutti gli articoli su: Wild Side Basketball, Wild Side Basketball n. 24

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
Gli altri siti del nostro network