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Wild Side Basketball n. 17: in studio tanti ospiti, NBA e basket vicentino

Di Michele Cogno Mercoledi 17 Gennaio 2018 alle 19:36 | 0 commenti

Pubblicato alle 15.46, aggiornato con video alle 19.36. Poco prima delle 17 di oggi, mercoledì 17, abbiamo trasmesso in streaming su VicenzaPiu.tv e su app omonime in ambiente iOs e Android la puntata numero... 17 per la stagione di Wild Side Basketball nella nuova veste televisiva, dopo anni di web radio. Ora, la pubblichiamo anche qui mentre rimane disponibile anche on demand sul nostro canale Youtube, su app e su www.vicenzapiu.tv. Studio gremito di ospiti: per la Pallacanestro Altavilla Mirko Gualtiero, per l'Argine Basket 2001 Mathias Bernardotto e Giacomo Statua. Confronto molto interessante sul derby giocato 3 giorni fa che ha visto Altavilla vincere 55-42 una partita molto nervosa e con molti errori da entrambi le parti.

Come ha spiegato Mathias la partita è stata preparata nei dettagli da entrambe le squadre con Canilli a spegnere la vena offensiva del sempre ottimo Zaccaria e l'Argine a rispondere con raddoppi sistematici sui pick and roll.
Analizzando tutto il campionato, sia Mirko che i ragazzi dell'Argine hanno indicato Peschiera come squadra più ostica del girone. Peschiera, ricordiamo, che schiera in posizione di centro, Darko Babic, top scorer del torneo a oltre 20 punti di media.
Nella seconda parte della puntata, largo spazio al basket NBA che nella notte tra lunedì e martedì ha mandato in onda due partite di assoluta importanza. La prima, Clippers-Rockets che ha visto i Clippers trionfare in una partita che si è protratta negli spogliatoi con accenni di rissa prontamente fermati dalla security. Tanto rumore per nulla.
La seconda partita, Cavaliers-Warriors ha visto i ragazzi di coach Steve Kerr vincere l'ennesima partita contro Cleveland, dimostrandosi in una forma fisica perfetta e con un sistema che gira alla perfezione. Poco da fare nonostante una grandissima prova di Lebron James e di Thomas, per i Cavaliers che dimostrano ancora una volta che Steph Curry e compagni sono al momento irraggiungibili.
In studio abbiamo analizzato anche la stagione di Boston, e di Miami per quanto riguarda la Eastern Conference.
Spostandoci nelle Western Conference, finalmente dopo anni possiamo veramente dire: "Occhio a Minnesota", che occupa la terza posizione e occhio anche ai Pelicans che potrebbero essere ospiti indesiderati per qualsiasi squadra ad Ovest.
Negli ultimi 20 minuti, largo spazio alle leghe minori. Per il basket femminile abbiamo analizzato l'andamento del Famila Schio e della Velcofin Vicenza. Quest'ultima reduce da due sconfitte, una in coppa Italia e l'altra in campionato che hanno un po' rallentato la corsa delle ragazze di coach Chimenti.
Analisi poi da parte di Nicola Zen della partita giocata dalla Tramarossa Vicenza per il campionato di Serie B. Poi a scendere Arzignano e Bassano e Dueville per la C Gold e Playbasket in Serie C Silver

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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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