Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

Vittorio Sgarbi intervistato da Saoncella e Rigoni: Bulgarini sconfitto perchè si è messo contro di me, la Basilica gratuita per Goldin è un esproprio

Di Edoardo Pepe Mercoledi 16 Maggio 2018 alle 10:51 | 0 commenti

Veronica Rigoni (Consigliere comunale di Creazzo) e Francesco Saoncella (candidato al Consiglio comunale di Vicenza), hanno intervistato Vittorio Sgarbi a Venezia in occasione del suo compleanno (66 anni l'8 maggio). Nel video, cortesemente concessoci dagli intervistatori, è stata pubblicata la prima parte dell'intervista in cui si parla di Vicenza, del centrosinistra e dell'usufrutto gratuito della Basilica Palladiana a favore di Marco Goldin, che è un bravo organizzatore ma... E poi, dice Sgarbi, Jacopo Bulgarini d'Elci si è messo contro di me e ha... perso.

Sgarbi riprende, infatti, l'amministrazione uscente: "L'errore principale che ha compiuto l'attuale amministrazione è di farsi soggiogare da Goldin egemonizzando lo spazio pubblico; tanto che il sindaco ed il vice sindaco chiedevano timidamente di farmi accedere alla mostra. Nessuno può comandare in casa tua, Vicenza, soprattutto se il bene è pubblico e quindi di tutti i cittadini".
Continua Sgarbi: "Che uno non tenga nemmeno una percentuale marginale del ricavato della vendita dei biglietti, mi pare un errore. Non siamo nati per fare buoni profitti per quel talento di Goldin. Occorre trarre beneficio da lui e non il contrario".
"Sono pieno di cose da fare, ma sarebbe interessante proporre una mostra sul Pordenone in collaborazione anche con Goldin (perché ha delle ottime capacità nell'organizzazione), ma occorre trovare un accordo che ne limiti il suo guadagno a favore del Comune di Vicenza. Dargli anche il c***, come hanno fatto i vicentini, mi sembra un po' eccessivo".


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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