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Su VicenzaPiùTv non solo il nuovo TgPiù da metà settembre: subito l'esposto sulla Roi dei 5 Stelle, la presentazione del libro sulla Marlane Marzotto, Vicenza vince la Supercoppa di volley rosa 2001 e...

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 10 Settembre 2017 alle 23:20 | 0 commenti

In attesa dei nuovi TgPiù, che torneranno più completi di prima non appena completato il trasferimento nella nuova redazione di Strada Marosticana n. 3 su VicenzaPiùTv (oltre che qui o scaricando le omonime app su iPhone, iPad, Smartphone e tablet) vi stiamo proponendo un assaggio di quello che sarà il completamento del suo palinsesto da settembre (qui quello attuale) ed è subito BOOM! In tantissimi stanno vedendo, oltre a documentari e rubriceh varie, la conferenza di presentazione dell'esposto M5S sulla Fondazione Roi, la presentazione del libro di Giorgio Langella da noi pubblicato "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante"  e la finale della Supercoppa 2001 di volley femminile di serie A.

Il 21 ottobre 2001 la squadra di Vicenza, il cui club era allora guidato dal nostro direttore, schiantò la favorita Foppadretti Bergamo e, dopo essersi aggiudicata pochi mesi prima il trofeo europeo della Coppa Cev sempre contro le orobiche, conquistò un altro prestigioso titolo.

Ancora più prestigioso se si ricorda che quella di fatto fu la massima competizione europea dell'epoca perchè, oltre alla vincitrice dello scudetto e della Coppa Italia, avevano diritto a prendervi parte la detentrice della allora Coppa dei Campioni e della Coppa Cev, queste ultime allora sempre squadre italiane.

Dopo i "test" compiuti dal 4 luglio (e ora in onda in replica) da metà settembre, infatti, riprenderemo la nostra programmazione all news 24 ore su 24 in diretta e on demand di politica, economia, finanza, lavoro, territorio, sociale, personaggi. Rassegne stampa - aggiornamenti in tempo reale - inchieste - reportage. E a questa programmazione aggiungeremo gradualmente le più belle storie dello sport biancorosso che spesso viene trascurato per soggezione verso il calcio.

Oltre a ripercorrere le tappe della Minetti Vicenza con la sua squadra maggiore in serie A ma anche con i trionfi nel beach e con gli scudetti giovanili (di seguito la sigla di "Il volley femminile a Vicenza, gli anni d'oro"), vi proporremo, infatti, tanti altri sport, alcuni già in "lavorazione", altri che ci potranno proporre i rispettivi club.


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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