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"Sagra della Sopressa" a Valli del Pasubio: parte con la serata Giovani e Dj "old" ma fino al 15 agosto ce ne saranno delle belle, miss, e buone, sopresse

Di Luca Magrin Sabato 5 Agosto 2017 alle 22:02 | 0 commenti

Ha preso il via venerdì 4 agosto la 50° edizione della "Sagra della Sopressa" a Valli del Pasubio e fino al 15 ospiterà eventi per tutte le età ed i gusti. Ieri i valligiani ci hanno allietato con una serata giovani travolgente ed indimenticabile come potete anche del resto vedere dal breve video con dj "vecchie glorie" e dalle foto qui allegate. I momenti principali saranno quelli di domenica 6 agosto quando verrà premiata la migliore sopressa artigianale 2017 dopo una sfilata folkloristica con la partecipazione del gruppo canti popolari "Voci Valleogrine", di giovedì 10 con la finale regionale che porterà alla proclamazione di "Miss Sport Veneto" nell'ambito di Miss Italia 2017, di venerdì 11 agosto quando artisti locali mostreranno le loro performance nell'ambito dello spettacolo "Tu si che Valli" presentato da Daniele Big Pancia e, infine, del giorno di Ferragosto quando in piazza una ricca tombola con ben 2000 euro e un grandioso spettacolo pirotecnico concluderanno la manifestazione. La programmazione dettagliata la potete trovare cliccando qui.

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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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