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Rucco Sindaco, il suo leader Francesco Rucco presenta la lista: "attendiamo che Forza Italia si compatti con noi per riparare ai guasti a Vicenza di dieci anni di Variati"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 21 Aprile 2018 alle 15:34 | 0 commenti

Quasi in contemporanea con la presentazione all'interno della sede di Via Verdi della lista civica Vinova per Dalla Rosa sindaco del candidato sindaco di centro sinistra, Francesco Rucco, sostenuto ora nel centro destra anche da Lega e Noi per l'Italia oltre che da alcune civiche e da Fratelli d'Italia come quando ha lanciato la sua sfida per Palazzo Trissino, ha "schierato" davanti alla stampa e all'aperto davanti alla sua sede elettorale di piazzetta Duomo i primi 30 nomi della sua Rucco Sindaco in attesa, ha detto il suo leader, di rendere noti gli altri due nomi che "daranno spazio da lunedì a nuove adesioni politiche a questa coalizione".  

Coalizione a cui il candidato "forte" del centro destra si è augurato che si aggreghi Forza Italia senza timore di apparire un candidato politico e non veramente civico: "ribatterò oggi e per l'ultima volta a chi, ricordando la mia appartenenza in passato a  partiti politici e dimenticando magari le proprie tessere o le appartenze a partiti di chi ora è in altre liste concorrenti, sostiene che la mia Rucco Sindaco non sia civica. Ricordo a costoro il significato, dal vocabolario (Garzanti ad esempio, ndr), di 'civico': è un cittadino che si presenta in una lista elettorale autonoma rispetto ai partiti tradizionali, con un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi locali. E nel farlo non si ispira a ideologie nè di destra nè di sinistra ma opera nell'interesse pubblico. Io sarei di destra secondo chi mi solleva questa obiezione? Quello che posso dire è che siamo gli unici che già vanno in giro tra la gente, il popolo, con un programma chiaro e definito su cui confrontarci io e i candidti nella mia lista, tutta gente per bene... che vuole riparare i guasti degli ultimi dieci anni con proposte non iperboliche ma  concrete e facilmente realizzabili. E' così che meriteremo di governare per almeno i prossimi dieci anni...".

 

I candidati

Lista civica RUCCOSINDACO

Elezioni amministrative | 10 giugno 2018


Candidato Sindaco di Vicenza

Francesco RUCCO

Candidati al Consiglio comunale


Andrea AGOSTINELLI
cuoco

Gioia BAGGIO
impiegata

Antonio BALDASSARRE
militare in pensione

Patrizia BARBIERI
funzionario pubblico

Andrea BERENGO
imprenditore

Silvia BRAVO
imprenditrice

Valter CASAROTTO
artigiano parrucchiere
Cristina CENTOMO
imprenditrice

Ivan DANCHIELLI
medico

Leonardo DE MARZO
studente universitario

Mauro GALDI
guardia giurata

Francesca LACCHETTI
commerciante

Alessandro LAVARRA
responsabile commerciale

Tommaso LISTRANI
imprenditore edile

Alessandra LOLLI
quadro direttivo bancario

Marco LORENZI
imprenditore

Marco LUNARDI
avvocato

Giuseppe MARRA
avvocato

Nicolò NACLERIO
commerciante

Giovanni PERIZ
agente assicurativo

Valeria PORELLI
avvocato

Giovanna RIELLO
pensionata

Gian Pietro SANTINON
artigiano

Antonio SERRAINO
agente della Polizia di Stato

Caterina SOPRANA
autrice di testi e fotografia

Valerio SORRENTINO
avvocato

Mauro VENZO
geometra

Chiara VISENTIN
architetto e ricercatrice

Luca ZANON
commerciante

Lucio ZOPPELLO
ingegnere civile edile


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In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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