Quotidiano | Categorie: Politica, Economia&Aziende

Piero Ruzzante (LeU) contro la mafia a Padova e in Veneto: "mafia e banche, la zona grigia va contrastata"

Di Note ufficiali Mercoledi 24 Gennaio 2018 alle 16:39 | 0 commenti

ArticleImage

"La legge regionale prevede strumenti di prevenzione, la giunta Zaia intende attivarli? Presentata interrogazione"

"«Nel Veneto la mafia c'è, anche se non si vede. E proprio per questo è più pericolosa». Lo diceva nel 2012 Pietro Grasso, allora procuratore nazionale antimafia, di fronte ad una platea di studenti vicentini in occasione della giornata della legalità. Parole che tornano d'attualità dopo la recente operazione della Dia di Padova che ha portato a sedici arresti con il coinvolgimento di due bancari della BpVi di Vigonza". Così il consigliere regionale Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) che oggi ha presentato un'interrogazione alla Giunta, chiedendo che l'art.8 della legge regionale n.48/2012 sia attivato e reso concreto.

"La ricchezza di Padova e del Veneto e il tessuto d'impresa diffuso fanno gola ai colletti bianchi della mafia, che grazie alla crisi vedono aprirsi nuovi spazi di infiltrazione. Sono convinto che le istituzioni debbano essere in prima linea nella lotta alle organizzazioni mafiose anche per quanto riguarda la cosiddetta area grigia, per questo ho chiesto alla Giunta Zaia di intervenire secondo quanto già previsto dalla legge regionale".
L'art.8 della legge regionale n. 48/2012 stabilisce che "Fatto salvo quanto previsto dalla normativa regionale in materia di sicurezza urbana e polizia locale, la Regione opera per la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile nel mondo dell'impresa, della cooperazione, del lavoro e delle professioni, per favorire il coinvolgimento degli operatori nelle azioni di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa. A tal fine, promuove iniziative di sensibilizzazione e di formazione, in collaborazione con le associazioni rappresentative delle imprese, delle banche, della cooperazione e dei lavoratori, nonché con le associazioni, gli ordini ed i collegi dei professionisti. 2.Per le finalità di cui al comma 1, la Regione promuove iniziative di formazione e di scambio di buone prassi amministrative a favore delle pubbliche amministrazioni regionali e locali, volte a diffondere la cultura dell'etica pubblica, a fornire ai pubblici dipendenti una specifica preparazione ed a far maturare sensibilità alla prevenzione e al contrasto della corruzione e di ogni altro reato connesso alle attività illecite e criminose di cui alla presente legge." 

Piero Ruzzante, consigliere regionale

Leggi tutti gli articoli su: BPVi, Mafia, Piero Ruzzante, Liberi E Uguali

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
Gli altri siti del nostro network