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Parco Cattaneo: Vicenza sempre più verde e... al verde

Di Pietro Cotròn Giovedi 15 Giugno 2017 alle 23:42 | 0 commenti

Tutti aspettiamo con ansia il mega Parco della Pace, il grande lascito dei due mandati di Achille Variati: 600.000 mq di verde intorno ai quali bisognerà costruire la muraglia cinese visto che per rendere sicuro il ben più piccolo e centrale Campo Marzo bisognerà, lo dice anche la "maggioranza", recintarlo come un lager. Intanto al città si arricchirà di altro verde con i 6.000 mq del Parcheggio Cattaneo, ovviamente "recintato e con telecamere" assicura l'assessore dalla Pozza». Come a dire una città sempre più verde e in tono con l'altro lascito del sistema che ha regnato con Achille Variati: una "città al verde"... 

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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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