Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

Parcheggiatori abusivi a Vicenza, denunciati in tre davanti all'ospedale San Bortolo

Di Note ufficiali Giovedi 28 Giugno 2018 alle 20:31 | 1 commenti

Pubblicato alle 10.33, aggiornato con video alle 20.31. "La lotta al degrado e alla percezione di insicurezza dei cittadini passa anche attraverso il contrasto alla pratica dei parcheggiatori abusivi, ancora più odiosa quando messa in atto davanti all'ospedale. Bene, quindi, che i cittadini segnalino la presenza di queste persone, in modo che gli agenti possano intervenire per sanzionarli e allontanarli". Questo il commento del sindaco Francesco Rucco all'operazione effettuata ieri mattina 27 giugno verso le 10 da una pattuglia della polizia locale all'interno dei due parcheggi di via Rodolfi che ha portato alla denuncia e all'allontanamento di 3 persone.

Gli agenti della polizia locale sono intervenuti mercoledì mattina per verificare, appunto, la presenza di parcheggiatori abusivi più volte segnalati dai cittadini. Un primo passaggio con l'auto civetta aveva portato a individuare tre persone che indicavano agli automobilisti i posti liberi nel parcheggio, per poi avvicinarsi e chiedere un compenso. All'arrivo delle due pattuglie antidegrado i tre uomini hanno tentato di dileguarsi, ma sono stati fermati e identificati. Si tratta di tre nigeriani, uno di 41 residente a Padova e gli altri due, di 35 anni e 34 anni, entrambi senza fissa dimora, denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e come parcheggiatori abusivi e immediatamente allontanati dal luogo, come previsto dalla legge.


Commenti

Inviato Venerdi 29 Giugno 2018 alle 00:13

Quei tre saranno certamente morti di paura!
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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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