Quotidiano | Categorie: Politica

Matteo Salvini a Radio Padova risponde a Luciano Benetton sul referendum del 22 ottobre

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 6 Ottobre 2017 alle 19:37 | 0 commenti

"A me interessano i milioni di piccoli imprenditori che non hanno la fortuna e la forza di essere Luciano Benetton". Questa la risposta di Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, intervenuto al Morning Show, programma mattutino di Radio Padova condotto da Barry Mason. "Il 95% degli imprenditori hanno meno di nove dipendenti - spiega Salvini - quindi non hanno fruito del jobs act, dei grandi finanziamenti nazionali, dei grandi finanziamenti europei. Anzi stanno peggio di prima. L'autonomia serve soprattutto ai piccoli. Chiaro che Benetton se ne frega; cosa vuoi che gliene freghi del residuo fiscale, della riduzione delle tasse, di una sanità più efficiente".

"Per Benetton - ha proseguito il leader della lega Nord  - con i miliardi che ha, bontà sua non parlo per invidia ma per soddisfazione per lui, può accadere qualsiasi cosa al mondo. Però in Veneto l'autonomia aiuterà a finanziare quegli artigiani, quei commercianti e quegli imprenditori che lo Stato mendica da anni. Benetton sbaglia se non vota perchè il principio dell'autonomia significa spendere meno e spendere meglio".
Rispondendo ad una successiva domanda circa una analisi del Corriere della Sera in edicola oggi che sancisce come, secondo i sondaggi, un lombardo e un veneto su due giudichino inutili i referendum del 22 ottobre Salvini ha aggiunto, intervenendo alla trasmissione radiofonica Morning Show di Radio Padova: "C'è gente che campa a pane e sondaggi e quello non sono io, perchè se fosse per i sondaggi la Lega non sarebbe qua. Saremo in Veneto sicuramente sopra il 50% di affluenza. Hanno provato ad accostare gli scontri di Barcellona con i referendum in Veneto e Lombardia che non c'entrano nulla, perchè quello del 22 ottobre è un referendum legale e legittimo: si va a votare dove si vota di solito, nei seggi, con la tessera elettorale; la polizia sarà lì per aiutare non per manganellare. Le stanno provando tutte, la Rai non ne parla assolutamente e così le grandi televisioni. Onore a Radio Padova, perchè se uno dovesse sapere del referendum del 22 ottobre ascoltando le grandi radio e le grandi televisioni nazionali, ascolterebbe zero. Parlano di tutto tranne che di un referendum vero, che è il primo nella storia di tale portata. Per la prima volta i veneti e i lombardi potranno dire sì, mi sembra giusto avere più soldi e più potere. Se vince il sì il giorno dopo Luca Zaia e Roberto Maroni sono titolati da alcuni milioni di veneti e di lombardi ad andare ad aprire la trattativa con lo Stato centrale".

Rispondendo alla domanda su cosa succederebbe se andasse a votare meno del 50% degli aventi diritto al voto al referendum, Salvini conclude l'intervista a Radio Padova dicendo: "Evidentemente avere più soldi e più potere a livello locale non interessa - in quell'ipotesi - alla maggioranza della popolazione di Veneto e Lombardia. In democrazia bisogna prendere atto di quello che decidono i cittadini".


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
Gli altri siti del nostro network