Quotidiano | Categorie: Politica

Le Iene insegnano, qui l'unico confronto vero delle primarie di Vicenza con botte e risposte tra Jacopo Bulgarini d'Elci, Otello Dalla Rosa e Giacomo Possamai

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 29 Novembre 2017 alle 14:37 | 0 commenti

Ieri avevano anticipato le nostre domande, che oggi pubblichiamo a seguire di nuovo, e oggi vi proponiamo, come Le Iene insegnano, con domande secche, risposte ancora più concise e senza troppe chiacchiere, il vero confronto senza paracadute tra i tre candidati alla primarie di Vicenza. Jacopo Bulgarini d'Elci, Otello Dalla Rosa e Giacomo Possamai duellano davanti alle nostre telecamere, da soli e senza poter chiedere o gestire time out: 10 secondi al massimo per ogni risposta e, soprattutto, inesistenti vie di fuga offerte dai moderatori di turno se non a scapito della personale credibilità e sincerità dei competitorse se... traccheggiano.

A voi valutare, nel merito e nel cipiglio, i tre contendenti che, però, ve lo anticipiamo, opportunamente stimolati, non hanno lesinato fendenti nello studio di VicenzaPiùTv. 

L'unico dubbio irrisolto, per voi lettori e magari votanti alle primarie, è quello sul miglior moderatroe.

Votate, votate, votate...

 

Le domande

1 tra il passaggio della linea Tav in città, il conferimento degli immobili comunali di prestigio al fondo di Investire Sgr e la fusione tra Aim e la municipalizzata di Verona quale decisione strategica vorrebbe che fosse lasciata a lei da futuro sindaco?

2 lei chi voterebbe alle primarie tra i suoi due avversari?
3 nella sua futura squadra di governo ha previsto un ruolo per i suoi avversari e se sì quale ruolo e per chi?

4 se dovesse avere un jolly per escludere un suo concorrente dalle primarie chi escluderebbe e perché?
5 dopo la discussa esclusione dal voto alle primarie degli extracomunitari residenti in città e visto che oltre il 10% di abitanti di Vicenza non è italiano nominerebbe assessore competente per i problemi sociali e dell'accoglienza un cittadino straniero candidabile?
6 come gesto simbolico ma anche concreto di solidarietà con i soci truffati dalla Banca Popolare di Vicenza proporrà la costituzione come parte civile del comune di Vicenza, in quanto titolare di azioni, al processo contro i vertici della ex Popolare?
7 se verrà eletto sindaco nominerà un direttore pro tempore dei musei civici che prenda il posto di quello onorario nel cda della Fondazione Roi?
8 continuerà a nominare esponenti politici nelle aziende e negli enti in cui il comune ha questo potere?
9 quali sono le aziende e gli enti in cui il Comune di Vicenza deve nominare suoi rappresentanti?
10 ultima, fondamentale domanda: nei vari confronti pubblici finora effettuati quale è stato il suo miglior intervistatore: Ancetti, Basso o io, Coviello?


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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