Quotidiano | Categorie: Fatti

L'intervista video e l'incontro integrale con Mauro Marchi, segretario generale del SUNIA di Vicenza

Di Video servizio di Enrico Zolla Venerdi 26 Gennaio 2018 alle 17:55 | 0 commenti

Da tempo ormai le politiche abitative del comune di Vicenza, risultano carenti, ondivaghe e prive della dovuta attenzione per le fasce di cittadini più deboli e svantaggiate (qui l'intervista a Mauro Marchi, segretario generale del SUNIA di Vicenza, di sotto tutto il suo intervemto, ndr). Ne è un esempio il tanto sbandierato bando che mette a disposizione delle giovani coppie di sposi, 16 appartamenti in vie S. Lazzaro con affitto a canone concordato, detta così sa­ rebbe un'iniziativa lodevole, ma come dicevano i latini: "in cauda venenum"; infatti per poter accedere al bando bisogna anticipare ben tre annualità del canone, dunque una cifra che oscilla tra i 10,692 € per un mini e i 14,688 € per un bicamere.

A ciò si aggiunga la farraginosità del bando stesso, con clausole di ipotesi di futuro riscatto che sembrano fatte apposta per scoraggiarne ulteriormente l'adesione.
Come può essere pensabile che una giovane coppia possa pagare cifre tanto elevate per entrare in un appartamento, per di più in una zona poco appetibile come posizione e adia­ cente all'entrata dell'albergo cittadino con le problematiche facilmente immaginabili.
E' credibile che una giovane coppia possa prendere in considerazione di fare un figlio e magari doverlo crescere in una zona priva di verde e parchi, in mezzo al traffico di vie S. Lazzaro e all'entrata dell'albergo cittadino?
In un momento di piena crisi e precarietà del mondo del lavoro, dove ad esserne colpiti sono soprattutto i giovani, che proprio a causa della instabilità dei rapporti di lavoro fanno fatica ad accedere sia ai mutui sia al mercato degli affitti, la proposta sbandierata dal co­ mune e dall'assessore Sala suona come una beffa per la categoria dei cittadini ai quali si rivolge.
Se dawero si volevano favorire le giovani coppie, altre sarebbero state le soluzioni dari­ cercare e non certo facendole pagare, e caro, agli stessi cittadini, questa infelice trovata dell'assessore Sala dimostra per l'ennesima volta la mancanza di un concreto progetto per la soluzione dei problemi abitativi dei cittadini e va ad aggiungersi alla proposta di acqui­ sto presso i privati di abitazioni da destinare all'Erp, e all'alienazione ai privati di numerosi appartamenti di proprietà comunale.
Si ha l'impressione che il disegno del comune sia di favorire quei cittadini che abbiano alle spalle delle garanzie economiche, magari con l'aiuto dei genitori e dei loro risparmi, tali da potergli permettere un cospicuo esborso economico per accedere all'offerta e non invece, quelle fasce di cittadini che appunto per la loro precarietà economica e lavorativa, sareb­ bero stati i naturali destinatari del progetto.
Che poi a corollario di ciò, provengano censure addirittura dalla regione Veneto per bocca dell'assessore regionale Donazzan, la dice lunga sulla qualità del progetto e sulla sua pa­ lese inadeguatezza a rispondere concretamente alte reali e vive esigenze dei cittadini.
Cittadini che a questo punto si chiedono se in comune vi siano veramente competenze e idee, adeguate a venire incontro ai vicentini più giovani che sono maggiormente colpiti dal­ la crisi in atto.
Il SUNIA chiede una radicale revisione delle politiche abitative e sociali da parte del comu­ ne di Vicenza e si propone per un tavolo tecnico con gli assessorati competenti per studia­ re e mettere in atto una vera politica abitativa che favorisca i cittadini meno abbienti, gli an­ ziani e i giovani.
Mauro Marchi, Segretario generale SUNIA di Vicenza

Leggi tutti gli articoli su: Sunia di Vicenza, Mauro Marchi

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
Gli altri siti del nostro network