Quotidiano | Categorie: Ambiente, Fatti

Greenpeace ancora in azione a Trissino contro Pfas Miteni e contro "festa" Erika Stefani con politici per monumento vicino

Di Note ufficiali Domenica 14 Ottobre 2018 alle 19:54 | 0 commenti

 

Questo pomeriggio, durante l'inaugurazione di un monumento posizionato in prossimità della Miteni di Trissino, climber di Greenpeace - come si legge nella nota e si vede nel video che pubblichiamo - hanno aperto due banner con scritto "Bonifica subito" e "Stop Pfas" sulla facciata di un centro commerciale poco distante. All'inaugurazione del monumento erano presenti il sindaco di Trissino, autorità regionali e il ministro degli Affari Regionali, Erika Stefani.

«Con che coraggio le autorità locali festeggiano, quando a poche decine di metri continua a consumarsi l'inquinamento da PFAS, un crimine ambientale conclamato?», dichiara Giuseppe Ungherese responsabile della campagna anti Inquinamento di Greenpeace Italia. «Chiediamo a Regione Veneto, Provincia di Vicenza e Comune di Trissino di avviare immediatamente la bonifica del sito Miteni e di occuparsi seriamente della tutela del territorio e della popolazione contaminata», conclude Ungherese.
La protesta si è aggiunta al sit-in di numerosi cittadini e comitati veneti che manifestavano con lo stesso intento, ovvero chiedere alle autorità presenti interventi rapidi per avviare subito la bonifica del sito dell'azienda chimica di Trissino, ritenuta dalle autorità la principale fonte della contaminazione da PFAS.
Già questa mattina, a Trissino, attivisti di Greenpeace avevano aperto uno striscione a forma di freccia, indirizzato verso l'ingresso della Miteni, con il messaggio "Crimini ambientali in corso".


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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