Quotidiano | Categorie: Politica, Lavoro

Front Office di Via Torino: Francesco Rucco "boccia" in Consiglio l'operazione e Raffaele Colombara. Maria Teresa Turetta per Cub Vicenza annuisce...

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 26 Luglio 2018 alle 22:45 | 0 commenti

Tra gli argomenti più discussi in campagna elettorale a Vicenza c'era stata l'attivazione del Front Office (sportello per gli utenti) in Via Torino. Se l'ex assessore competente Filippo Zanetti, poi non rieletto, lo aveva definito con noi "l'operazione di cui vado più fiero nella legislatura insieme alla soluzione del problema dei premi ai dirigenti di cui la Corte dei Conti chiedeva il rimborso" e se per Achille Variati lo spostamento sul filo di lana del mandato degli uffici di Piazza Biade gli faceva mantenere il punto del nuovo municipio promesso nell'area ex Domenichelli, le motivazioni contrarie dell'allora opposizione, di centro destra e grillina, le proteste dei sindacati dei dipendenti, con in testa Cub Vicenza, e i disagi dei cittadini contrastavano le argomentazioni dell'amministrazione ancora in carica.

Appena insediata la nuova Giunta era, quindi, facile attendersi il blocco dell'operazione che si è, infatti, concretizzato subito con la variazione di bilancio che, per tappare i circa due milioni di "buco"  dei conti lasciati dal centro sinistra, ha utilizzato anche i residui 800.000 euro previsti per completare il solo trasferimento degli uffici ma non di certo la soluzione dei molti problemi segnalati.

Tra i punti da discutere nel consiglio comunale del 24 scorso era, quindi, altrettanto prevedibile che si parlasse della decisione della giunta di Francesco Rucco a cui si è rivolto con le sue critiche il consigliere di Quartieri al Centro Raffaele Colombara.

Nel video che vi proponiamo, estratto dalla registrazione della seduta, c'è la risposta secca di Rucco che, tra l'altro ha sfidato anche Colombara a verificare le lettere di protesta dei cittadini e a confrontarsi con le sigle sindacali.

Prima di proporvi, per vostra comodità, anche la trascrizione dell'intervento del nuovo sindaco, ecco il commento che, a margine del "botta e risposta", Maria Teresa Turetta per Cub Vicenza, di sicuro un sindacato non di... destra, ci ha "consegnato": «Il centro sinistra deve andarsi a nascondere. Hanno fallito su tutto, dalla scelta del direttore generale al Front office, mentre scarso era lo spessore politico di alcuni assessori che sono stati sonoramente bocciati dal voto dei cittadini».
Ecco, quindi, come il sindaco Francesco Rucco si rivolge "letteralmente" al consigliere Colombara.

«...Questo è il luogo per parlare del Front Office tanto per essere chiari. La invito  a venire nel mio ufficio, le faccio vedere tutta la corrispondenza che ci arriva tutti i giorni dei cittadini imbufaliti del servizio che non funziona del front office che per scopi elettorali avete voluto accelerare per l'inaugurazione del 2 maggio. Ora il problema ce l'abbiamo noi. Quindi se vuole poi la faccio incontrare con tutte le sigle sindacali, viene all'incontro con me così spiega anche la bontà degli ulteriori 800 mila euro che andrebbero investiti per il piano superiore per un complessivo di circa un milione e mezzo (precedenti, ndr) più 800 mila (bloccati ora, ndr) quindi 2 milioni e trecentomila più tutte le consulenze che avete fatto fare in questi anni oltre ai premi dei dirigenti. Guardate, è meglio tacere in questo momento, ve lo posso garantire perché adesso noi per fare una scelta rischiamo una responsabilità contabile. Dobbiamo capire come uscire da un angolo. Io lo dico molto chiaramente, lo dico ai consiglieri perché noi lo viviamo tutti i giorni in tutte le situazioni, chi vuole viene da me alla mattina viene da me in ufficio con a disposizione la segreteria e vedete le comunicazioni che arrivano dai cittadini. Volendo non ascoltare, e non è giusto farlo, non sarebbe giusto farlo, l'opinione dei dipendenti che possono essere comunque di parte ma che vanno rispettati perché lavorano in condizioni non dignitose. Quindi consigliere, lì andava fatta una cosa diversa. Questo è il merito per quanto riguarda la delibera...»


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
Gli altri siti del nostro network