Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende

Finanza Più in chiaro n. 1, Giancarlo Marcotti: nasce con i Rothschild la finanza, uno dei suoi figli è l'euro

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 10 Ottobre 2018 alle 09:44 | 0 commenti

 

"Il primo ad aver utilizzato il nome "Rothschild", 'scudo rosso' in tedesco, fu Moses Kalman Rothschild, morto nel 1735. L'ascesa della famiglia cominciò nel 1744, con la nascita di Mayer Amschel Rothschild, figlio di Amschel Moses Rothschild, un cambiavalute che aveva negoziato con il Principe d'Assia. Nato nel ghetto (chiamato "Judengasse" o vicolo ebraico) di Francoforte, Mayer  fondò e diffuse il suo impero 'spedendo" ciascuno dei cinque figli nei cinque principali centri finanziari europei di quell'epoca: Francoforte, Londra, Parigi, Vienna e Napoli".

È così che inizia il primo numero delle nuova rubrica "Vicenza Più Finanza" in cui con Giancarlo Marcotti, direttore di Finanzainchiaro.it e noto consulente finanziario, che spesso e da tempo ha scritto su VicenzaPiù sulla questione banche, proviamo a fare, senza salire in cattedra ma con semplicità un po' di "cultura finanziaria", quella la cui mancanza ha lasciato e  lascerebbe ancora spazio a chi specula sulla pelle della gente.

Oggi vi raccontiamo come nascono la finanza globale e uno dei suoi figli più discussi, l'euro... 


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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