Quotidiano | Categorie: Lavoro, Sindacati, Economia&Aziende

Rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici: Carlo Biasin per Uilm Uil, Stefano Chemello per Fim Cisl e Maurizio Ferron per Fiom Cgil lo illustrano a tutti su VicenzaPiu.tv

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 29 Dicembre 2016 alle 22:35 | 0 commenti

Pubblicato il 23 dicembre 2016. Aggiornato il 29 alle 22.35. Venerdì 23 dicembre i segretari generali di  UILM Uil, FIM Cisl e FIOM Cgil,Vicenza, rispettivamente Carlo Biasin, Stefano Chemello e Maurizio Ferron hanno definito in conferenza stampa "un contratto forte e innovativo con attenzione, oltre che all'aspetto economico a tutela del reddito, anche a fattori qualificanti come la partecipazione, la formazione, il welfare" quello approvato a livello nazionale con il voto favorevole di circa l'81% dei lavoratori metalmeccanici che hanno partecipato alla consultazione e a livello vicentino con un consenso ancora maggiore, l'86% dei voti validi. Mercoledì 28 i tre esponenti sindacali hanno superato il limite e la mediazione delle conferenze stampa esaminando punto per punto il nuovo Ccnl del metalmeccanici davanti alle telecamere di VicenzaPiu.tv.

Carlo Biasin, Stefano Chemello e Maurizio Ferron Proponiamo, quindi, le loro spiegazioni dal vivo in un video di circa un'ora, completo e centrato sull'argomento ma con altri spunti interessanti da valutare, a tutti gli interessati, tra cui, oltre agli imprenditori, ai lavoratori di altre categorie, ai precari, a chi cerca lavoro, ai cittadini tutti anche ai 23.671 dipendenti del settore.

Dei 20.237 aventi diritto al voto si sono recati ai seggi 10.663 lavoratori e, a fronte di 1.415 no, 222 schede bianche e 43 nulle, ben 8.959 di loro, pari all'86% dei voti validi, hanno approvato i vari punti del nuovo Ccnl i cui vantaggi economici si riassumono in circa 35 euro al mese lordi e 50 netti ma che si affiancano a una serie di "valori" non economci ma di peso che sono sintetizzati di seguito punto per punto e che potrebbero diventare un "riferimento" anche per i prossimi contratti in rinnovo di altre categorie.

 

Questi i punti dell'accordo in sintesi

Durata: l'Ipotesi di accordo fissa la scadenza del Ceni al 31 dicembre 2019.

Recepimento del Testo Unico del 1O gennaio 2014
È istituita una commissione con il compito di allineare e armonizzare nel con­ tratto quanto previsto dal Testo Unico sulla rappresentanza del 1O gennaio 2014.

Salario
In via sperimentale e per la vigenza del contratto, a decorrere dal 2017 nel mese di giugno di ciascun anno, verranno adeguati all'inflazione (lpca dell'anno precedente} i minimi contrattuali, l'indennità di trasferta forfettaria e l'indennità oraria di reperibilità. (Il valore oggi stimato dell'Ipca negli anni di riferimento dell'Ipotesi di accordo è per il 2016 lo 0,50%, per il 2017 l'1%, per il 2018 l'1,2%).
Tutte le voci retributive contrattate in azienda o erogate unilateralmente dalla stessa prima del 1°gennaio 2017 non sono assorbibili anche se la contrattazione ha fissato la loro erogazione dopo il 1° gennaio 2017.
A decorrere dal 1° gennaio 2017 gli aumenti dei minimi tabellari assorbono eventuali nuovi aumenti individuali erogati senza la dicitura/clausola di non assorbibilità ed eventuali aumenti fissi concordati in azienda ad esclusione di tutte le voci legate alla prestazione (ad esempio: indennità/maggiorazioni per straordinario, turni, notturno, festivo).
Per una valutazione completa dei benefici economici dell'Ipotesi di accordo oltre agli incrementi dei minimi i lavoratori percepiranno quale obbligo contrattuale:
• 80 euro lordi di una tantum erogata ai lavoratori in forza con la retribuzione di marzo 2017
• 100 euro di welfare contrattuale (flexible benefit) dal 1°giugno 2017; 150 euro dal 1° giugno 2018; 200 euro dal 1° giugno 2019. (Questi importi secondo le recenti normative, non saranno sottoposti a tassazione per i lavoratori e a contribuzione per le imprese)

 

Premio di risultato
Il premio di risultato sarà totalmente variabile.


Previdenza integrativa
• dal 1°giugno 2017 le aziende verseranno un'aliquota pari al 2% dei minimi contrattuali superando il principio della pariteticità dei versamenti, cioè i lavoratori iscritti avranno diritto alla contribuzione del 2% versando una contribuzione almeno pari all'1,2% del minimo contrattuale;
• le aziende consegneranno, una volta l'anno, una scheda informativa ai lavoratori non iscritti per favorire l'adesione al fondo Cometa e, con il medesimo obiettivo, le parti promuoveranno iniziative congiunte;
• Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom e Uilm interverranno sul governo per ridurre la tassazione e per favorire, con garanzie per il risparmio e la sua rivalutazione, gli investimenti nell'economia reale.

 

Assistenza sanitaria integrativa
• dal 1°ottobre 2017 le aziende verseranno per tutti i lavoratori - con contratto a tempo indeterminato, a tempo determinato (con durata di almeno 5 mesi), di apprendistato, in aspettativa per malattia, sospesi per intervento della Cig, e durante il periodo di mobilità e Naspi per un periodo massimo di 12 mesi - e per i familiari e conviventi a carico a prescindere dal loro numero, una contribuzione pari a 156 euro annui a totale carico dell'azienda per l'assistenza sanitaria integrativa;
• i lavoratori potranno iscrivere, versando gli importi previsti, i familiari non fiscalmente a carico appartenenti al nucleo familiare, compresi i conviventi more uxorio;
• nel caso in cui in azienda siano già presentì accordi collettivi di assistenza sanitaria integrativa rimangono salvi gli accordi collettivi in essere e in sede aziendale, entro il 31 dicembre 2017, si procederà a una armonizzazione per garantire la contribuzione minima a carico dell'azienda non inferiore a 156 euro;
• forme di sanità integrativa erogate unilateralmente dall'impresa dovranno prevedere una contribuzione a carico dell'azienda non inferiore a 156 euro annui come previsto dal Ccnl.

 

Sistema di relazioni sindacali
È stato definito che in sede di stesura del testo contrattuale si realizzerà la semplificazione e l'aggiornamento dell'attuale sistema informativo; è stata costituita una commissione per le politiche attive e un comitato consultivo di partecipazione nelle aziende che occupano più di 1.500 dipendenti con il compito di discutere le scelte rilevanti che riguardano l'assetto industriale e le prospettive occupazionali.
Inoltre è stata costituita una commissione salute e sicurezza per:
• realizzare un evento nazionale annuale su tematiche di rischio specifico tipico del settore metalmeccanico;
• fornire orientamenti e indirizzi per formazione congiunta di Rls e Rspp;
• promuovere una formazione che privilegi in via prioritaria la formazione in
azienda, per settori e nel comparto metalmeccanico; la sperimentazione di modalità di verifica delle competenze degli Rls.
• analizzare l'andamento e le tipologie di infortuni e dei principali fattori di rischio.

 

Formazione continua
• dal 1° gennaio 2017 è previsto il diritto soggettivo alla formazione per tutti i lavoratori con 24 ore di formazione aziendale nel triennio;
• in assenza di formazione aziendale o di una sua programmazione entro la fine del secondo anno di ogni triennio, il lavoratore ha il diritto a svolgere 24 ore di formazione, di cui 16 a carico dell'impresa, per partecipare a corsi di formazione da lui scelti finalizzati all'acquisizione di competenze trasversali, linguistiche, tecniche o gestionali impiegabili nel contesto lavorativo dell'azienda;
• l'azienda, a copertura dei costi della formazione sostenuti dal lavoratore, sosterrà direttamente i costi fino a un massimo di 300 euro;
In vista dell'evoluzione dell'industria verso lndustry 4.0 verrà lanciata una campagna per il recupero del gap delle competenze digitali dei lavoratori.

 

Diritto allo studio
L'intesa prevede che:
• è confermato il monte ore complessivo - 7 ore annue per 3 anni, per il numero dei dipendenti - delle 150 ore del triennio a partire dal 1° gennaio 2017:
• le ore possono essere utilizzate per corsi finalizzati a conseguire un titolo legale di studio riferibile al Quadro Europeo delle Qualifiche per l'apprendimento permanente;
• i permessi retribuiti a carico del monte ore sono confermati in 250 ore triennali per i corsi per l'alfabetizzazione, per il recupero della scuola dell'obbligo e per i corsi di lingua italiana per i lavoratori stranieri;
• i permessi retribuiti a carico del monte ore sono 150 ore triennali per corsi professionali, diploma, corsi di laurea triennale e quinquennale, master e dottorati;
• per i corsi di laurea e dopo 9 esami superati nel triennio, sono riconosciute ulteriori 16 ore - non a carico del monte ore - per la preparazione di ogni ulteriore esame;
• i permessi retribuiti sono cumulabili per livelli di studio successivi e sono fruibili per un periodo doppio rispetto alla durata del corso;
• sono confermati i permessi per i giorni di esame e le 120 ore annue non retribuite per i lavoratori studenti, anche con meno di 5 anni di anzianità aziendale.

 

Apprendistato
Federmeccanica, Assista!, Fim, Fiom e Uilm definiranno una specifica disciplina per il contratto di apprendistato di 1° livello, quello per i giovani tra i 15 e 118 anni di età, e di 3° livello, quello destinato a formare lavoratori che al termine dell'apprendistato acquisiscono un diploma professionale o una laurea.

 

Trasferte
È stata riscritta l'attuale normativa contrattuale prevedendo il rimborso spese, anche all'interno del comune o, in alternativa, l'indennità di trasferta e mantenendo tutti i trattamenti retributivi e di miglior favore previsti dal Ceni.

 

Trasferimenti
• adeguamento dell'età anagrafica per i lavoratori che possono essere trasferiti solo in casi eccezionali da esaminare in sede sindacale (da 50 a 52 anni per gli uomini e da 45 a 48 anni per le donne);
• superamento del concetto di comprensorio e definizione di un raggio di 25 Km dalla sede dello stabilimento per l'attivazione della procedura prevista dal contratto in caso di trasferimento .

 

Appalti
Confermato l'attuale capitolo sugli appalti e introdotto un nuovo articolo, il 9bis, per i lavori pubblici di servizi che prevede l'attivazione di una procedura di consultazione sindacale al cambio appalto: l'azienda uscente informa la Rsu con un preavviso di 20 giorni e, su richiesta, viene attivato un tavolo di confronto sulle attività e sui lavoratori interessati al cambio appalto finalizzato alla salvaguardia dell'occupazione.

 

Inquadramento
Al fine di aggiornare e rivedere l'inquadramento del 1973 si avvierà un lavoro di ridefinizione delle declaratorie e dei profili professionali dell'attuale inquadramento e una sperimentazione nelle aziende per realizzare, entro il 31 dicembre 2018, una proposta di un nuovo sistema di inquadramento per tutta la categoria anche sulla base di nuove aree/fasce professionali.

 

Orario
Federmeccanica e Assistal hanno rinunciato alle posizioni sostenute durante
il negoziato che intendevano:
• superare l'orario normale giornaliero e riconoscere come lavoro straordinario quello eseguito dopo l'orario normale settimanale;
• far maturare una quota di permessi annui retribuiti - pari a 32 ore - in base alle ore di prestazione effettuata (con una prestazione di 1.600 ore piena maturazione/con una prestazione fino a 1.280 ore nessuna maturazione);
• consentire lo spostamento per esigenze tecnico produttive fino a 5 Par nel ­ l'anno successivo a quello di maturazione;

Sull'orario l'ipotesi di accordo ha definito
Orario plurisettimanale: al fine di non incrementare gli orari di fatto, viene definito che, in caso di ricorso ad un orario plurisettimanale, le modalità di recupero delle ore lavorate oltre le 40 ore settimanali saranno concordate con le Rsu. Sono comunque fatti salvi gli accordi aziendali in essere.

 

Par
La programmazione fino a un massimo di cinque par collettivi entro il mese di settembre di ciascun anno superando la possibilità per le imprese di spostare al­ l'anno successivo o retribuire tre par come era precedentemente previsto.

 

Banca del tempo/conciliazione tempi di vita e di lavoro
• una commissione definirà la possibilità per il lavoratore di ridurre il proprio orario di lavoro, in prossimità della pensione o per affrontare la riduzione della copertura degli ammortizzatori sociali, accantonando volontariamente ore di Par in conto ore, di straordinario e giornate di ferie aggiuntive;
• in sede aziendale con la Rsu potranno essere definite intese che definiscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

 

Lavoro agile
Successivamente all'approvazione della normativa che si sta discutendo in parlamento verrà valutato come definire la materia nell'ambito del Ceni.

 

Ferie e Par solidali
L'intesa prevede un impegno ad aprire un confronto con le istituzioni competenti per risolvere le tematiche relative al trattamento fiscale e contributivo di ore di ferie e par cedute volontariamente dai lavoratori a titolo gratuito a colleghi che debbano assistere figli minori che necessitano di cure costanti a causa di particolari condizioni di salute.

Ferie migranti
L'intesa prevede:
• la possibilità, per i lavoratori migranti, di usufruire di periodi continuativi d'assenza dal lavoro attraverso l'utilizzo oltre che delle ferie anche degli altri permessi retribuiti previsti dal Contratto eventualmente disponibili;
• che le aziende con più di 150 dipendenti dovranno valutare positivamente
l'accoglimento delle richieste, nell'ambito della percentuale massima del 3% dei lavoratori in forza e del 2% nelle aziende fino a 150 dipendenti, tenuto conto delle esigenze tecnico-organizzative;
• in caso di valutazione negativa, l'azienda dovrà informare il lavoratore sui motivi del diniego; il lavoratore potrà farsi assistere da un componente della Rsu; l'azienda si deve adoperare per individuare una idonea soluzione che tenga conto obiettive e comprovate necessità del lavoratore.

 

Ambiente di lavoro, Salute e sicurezza
• Obbligo dell'impresa a consultare preventivamente e tempestivamente gli Rls sulla valutazione del rischi e alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione in azienda; a dare una informazione trimestrale e ai lavoratori sui temi della salute e della sicurezza, sugli infortuni e anche sui «quasi infortuni»;
• Diritto dei lavoratori a ricevere, su loro richiesta, copia della cartella sanitaria e gli esiti degli accertamenti sanitari;
• Sperimentazione, nelle aziende con più di 200 dipendenti in accordo con la Rsu, con due incontri annuali, al coinvolgimento attivo tra gruppi di lavoratori,
Rspp e Rls per esaminare eventuali fattori di rischio e individuare eventuali soluzioni; la partecipazione sarà a carico per il 50% dell'azienda e per il 50% dei lavoratori; brevi incontri formativi di 15/20 minuti in orario di lavoro per
permettere al lavoratore di ripercorrere le procedure operative di sicurezza;
• Diritto per gli Rls all'accesso al registro degli esposti agli agenti cancerogeni; alle informazioni relative agli infortuni intervenuti con indicazione delle cause e della prognosi; all 'andamento delle malattie professionali; all'andamento della sorveglianza sanitaria; a copia del Duvri in presenza di appalto; alla dotazione di adeguati elementi dì identificazione (cartellino, badge, spilla);
• Maggiore agibilità: sono incrementati i permessi retribuiti degli Rls a 72 ore annue nelle aziende con oltre 300 dipendenti e a 76 ore annue nelle aziende con più di 1000 dipendenti;
• Quasi infortuni: a livello aziendale si sperimenteranno sistemi e modalità di segnalazione dei «quasi infortuni»; la commissione nazionale raccoglierà le esperienze per individuare le pratiche migliori e diffonderle.

 

Congedi parentali a ore
• Diritto della lavoratrice madre o del lavoratore padre, per ogni bambino nei primi suoi dodici anni di vita, ad un utilizzo frazionato su base oraria del congedo parentale fino a due ore giornaliere: la lavoratrice in questo caso deve presentare un piano di programmazione mensile all'azienda 7 giorni prima della fine del mese precedente la fruizione;
• viene definito il calcolo in giornate equivalenti e il conguaglio mensile; i criteri per la determinazione della base oraria e del monte ore utilizzabile con un orario di lavoro a 40 ore; la base di calcolo della retribuzione oraria.

 

Permessi legge 104
• Fermo restando il diritto a fruire i permessi previsti dalla legge 104 il lavoratore presenterà un piano di programmazione mensile dei permessi con un anticipo di 1O giorni rispetto al mese di fruizione. Sono fatti salvi i casi di urgenza e necessità.

 

Quota contratto
I lavoratori non iscritti al sindacato saranno chiamati a versare, con la modalità del silenzio/assenso, una quota contratto di 35 euro con la busta paga del mese di giugno 2017.
Le aziende ne daranno comunicazione dal 1° al 31 marzo 2017 in bacheca e distribuiranno il modulo che consente al lavoratore di accettare o rifiutare la richiesta con la busta paga del mese aprile 2017. Il lavoratore che non intende versare tale quota deve darne comunicazione all'azienda entro il 15 maggio 2017.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
Gli altri siti del nostro network