Quotidiano | Categorie: Politica, Economia&Aziende

Crac banche venete, da piazza dei Signori le proposte di Fratelli d'Italia Vicenza per un sistema bancario al servizio di famiglie e imprese

Di Edoardo Andrein Venerdi 19 Ottobre 2018 alle 18:50 | 0 commenti

Ha schierato la "formazione titolare" Fratelli d'Italia nella città "cuore della crisi bancaria", come ha definito Vicenza il senatore Adolfo Urso arrivato da Roma e da un Parlamento, ci ha confidato, vuoto e con i lavori fermi a causa delle difficoltà attuali del governo. Crisi delle banche che ha travolto migliaia di risparmiatori e per la quale il partito di Giorgia Meloni è da lungo tempo impegnato nella battaglia per sanare una situazione che ha mandato in crisi famiglie e aziende.

Da piazza dei Signori, dopo aver fatto il punto della situazione sulla questione risarcimenti, sono state illustrate le proposte del partito per un sistema bancario al servizio delle famiglie e delle imprese, con due progetti di legge in particolare già pronti: sulla deducibilità delle perdite che riguarda espressamente le banche venete coinvolte nel crac e sulla proposta per il riscatto dei debiti deteriorati che riguarda oltre un milione di persone.

Nel video che vi proponiamo gli interventi dell'assessore del Comune di Vicenza Isabella Dotto, della deputata Maria Cristina Caretta, del consigliere regionale Sergio Berlato e del già citato Urso. "Padroni di casa" il coordinatore di Fratelli d’Italia per la Provincia di Vicenza Vincenzo Forte e la portavoce del circolo territoriale della città Eleonora Garzia. 


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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