Quotidiano | Categorie: Fatti

Dopo sprofondamento Poscola sotto sequestro cantiere SPV a Castelgomberto, CoVePa: il CorVeneto lo scrive, il GdV lo nasconde

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 23 Settembre 2017 alle 19:12 | 0 commenti

Oggi 23 settembre 2017, scrive in una nota che pubblichiamo il CoVePA, con un richiamo in prima pagina, Il Corriere del Veneto a pagina 9 da la notizia dei sigilli alla SPV, seguito a ruota da Il Giornale di Vicenza che la nasconde a pagina 45, confermando quanto avevamo annunciato ieri sera in una nota su Facebook: il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta per la costruzione del tunnel sud di Castelgomberto è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri Forestali. Hanno sequestrato un'area alterata dall'intervento di ripristino del crollo.

Il lavorio di tecnici e operai era iniziato subito dopo lo sprofondamento, senza aver atteso l'intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri per la distruzione dei circa 40 m del torrente Poscola, letteralmente inghiottito nel tunnel. I cittadini hanno evidenziato non poche perplessità anche nell'immediato, tanto da concretizzarle in segnalazioni e esposti. Il buco del tunnel è la giusta metafora per il buco finanziario che tentano di mascherare con i Pedemontana bond, forse anche questi sono finiti giù per la canna sud sequestrata.

I conti del buco non tornano, sembra una gara a minimizzare quelli del tunnel e quelli economici. La voragine che si é aperta è di 16.000mc. Chi era presente l'11.09.17 si é trovato di fronte a un cono rovesciato con una base di 50m di diametro è una profondità di 25m. La geometria come l'economia non sono opinioni.

La dottoressa Golin, pubblico ministero di Vicenza, titolare dell'inchiesta sulla Pedemontana Veneta, il 21 settembre ha disposto il sequestro della canna sud del tunnel di Castelgomberto. I Forestali hanno posto i sigilli interrompendo i lavori dell'ormai famigerato tunnel.

Noi lo avevamo detto chiaro che il cantiere del tunnel aveva delle anomalie, avevamo previsto questi eventi pericolosi in tre esposti che sottolineavano le carenze delle attività di progettazione. Emergono alcune legittime domande sull'opera: esistono responsabilità personali e un eventuale dolo che hanno condotto alla distruzione degli argini del Poscola, precipitati con tutto il torrente nel tunnel? Siamo solo noi ad avere dubbi sull'assetto tecnico e direttivo che guida la costruzione della SPV? Non è il caso di approfondire la denuncia pubblica dell'amministratore della SICS Capocchi(Prot. N. 002/rc/2601U Roma, 24 gennaio 2017), ex subappaltatore della Pedeveneta, sulla nomina della nuova direzione lavori? Ricordiamo che è avvenuta dopo l'arresto dell'ing. Perotti, e che Capocchi lamentava una grave sottovalutazione delle competenze.

Ci domandiamo in conclusione, dopo il sequestro, che fine facciano i Pedemontana Bond, sono anche questi non siano finiti giù per la canna del tunnel insieme al Poscola?

i seguito alleghiamo la video dichiarazione che sintetizza le polemiche dopo il crollo della galleria Spv in costruzione a ridosso di Castelgomberto in provincia di Vicenza. Altri dettagli nel post pubblicato su TAEPILE.net


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