Quotidiano | Categorie: Politica

Dopo l'endorsement di Romano Prodi arriva quello di Daniela Sbrollini (PD): positiva l'alleanza con Insieme di Giovanni Coviello

Di Video servizio di Enrico Zolla Sabato 24 Febbraio 2018 alle 20:18 | 0 commenti

Giovanni Coviello, coordinatore cittadino del Psi di Vicenza e candidato al Senato per Insieme nel collegio plurinominale Veneto 2 (Vicenza, Verona e Padova), durante la conferenza stampa di sabato della coalizione di centro sinistra ha ribadito alcuni punti caratterizzanti del programma della lista che unisce socialisti, verdi e civici prodiani, tra cui la lotta alla corruzione, la tutela del risparmio, un'Europa più vera e uguale, la casa e il diritto alla dignità del lavoro, ha ricordato a Daniela Sbrollini, candidata Pd anche nell'uninominale, che ogni voto dato a lui tramite Insieme è automaticamente un voto per lei.

"Sono contento - ha detto Coviello - di questo ma per questo motivo ti sarò di stimolo, come già lo sono stato da direttore e giornalista di VicenzaPiù, perchè tu rispetti programmi e impegni elettorali".

E Daniela Sbrollini, seguendo in questo  l'endorsement ufficiale che Romano Prodi sabato scorso 17 febbraio ha fatto alla lista Insieme Italia Europa "nata, come l'Ulivo, per unire il centrosinistra e non per dividerlo», ha aggiunto il suo, tutto vicentino, a Giovanni Coviello e agli altri candidati della lista.


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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