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Bilancio di previsione 2019, il discorso di Rucco: “sforzi concentrati su sicurezza e mantenimento dei servizi”

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 12 Novembre 2018 alle 17:26 | 0 commenti

Più sicurezza, nessun aumento delle tasse, servizi garantiti. Sono questi i principali punti di forza del bilancio di previsione 2019 che la giunta Rucco sottoporrà, entro metà dicembre, al voto del consiglio comunale. Questa mattina (12 novembre ndr) i temi salienti del documento, primo vero atto amministrativo con valenza politica della nuova amministrazione, sono stati presi in esame dal sindaco Francesco Rucco e dal vicesindaco e assessore alle risorse economiche Matteo Tosetto.

“Abbiamo fatto sacrifici significativi – è il commento del sindaco - per trovare il punto di equilibrio di questo nostro primo bilancio nel quale, grazie al grande sforzo di giunta e maggioranza, possiamo confermare le priorità annunciate nelle linee di programma: maggiori investimenti nella sicurezza, nessun aumento delle aliquote benché la legge ora lo consenta e servizi garantiti ai cittadini malgrado la riduzione delle entrate. Certo, con i pochi fondi a disposizione sono molte le preoccupazioni che rimangono rispetto a problemi che abbiamo ereditato e a cui sarà necessario dare in altro modo risposta. Penso agli edifici scolastici che necessitano di interventi antisismici o alle condizioni critiche in cui versano molti immobili comunali, prima fra tutti la Biblioteca Bertoliana. Proprio per questo sarà necessario valutare la sostenibilità di un fondo immobiliare, coinvolgendo le categorie economiche e altri soggetti pubblici e privati”. 


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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