Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Assemblea BPVi per l'approvazione dell'azione di responsabilità: il video documento con tutti gli interventi di soci, associazioni e Fabi

Di Pietro Cotròn Mercoledi 14 Dicembre 2016 alle 21:52 | 0 commenti


Aggiornamento al lancio delle 23.15 del video parziale del 13 dicembre ora pubblicato in maniera integrale. Sono stato una quarantina, tra cui molti soci singoli, vari rappresentanti di associazioni vere o "abortite" (ogni allusione a quella di Renato Bertelle non è puramente casuale e a breve questo fatto apparirà chiaro a tutti, ndr), alcuni avvocati e professionisti e un solo sindacalista, Giuliano Xausa di Fabi, a intervenire mercoledì 13 dicembre all’Assemblea della Banca Popolare di Vicenza in cui è stata approvata l'azione di responsabilità (seguita da noi con aggiornamenti in tempo reale). Sono stati messi loro a disposizione 3 minuti ad intervento, il più delle volte però ampiamente sforati in un exploit di indignazione. Favorevoli all’azione di responsabilità i più hanno fatto la dichiarazione di voto, per poi lasciarsi andare ad uno sfogo più o meno diplomatico dato dalla rabbia dell’essere stati truffati.

Nell’intervento riassuntivo della socia indignata Maria Grancan si trovano i concetti espressi dalla maggioranza: al di là dei sentimenti di frustrazione e indignazione c’è la voglia di riscatto, di riavere quello che è stato “rubato, e non perso” cioè i risparmi di vicentini lavoratori da una vita affidati ad una Banca del territorio, del popolo. Che ha tradito l’uno e l’altro. 

Alla guida della Banca e degli interventi Gianni Mion che ha cercato di moderare e limitare, quando reputato necessario, gli interventi più dirompenti, tra cui uno, indignato, dell'avvocato Galletti che ha stigmatizzato un inciso del vice presidente Salvatore Bragantini definendolo un "ometto" dopo che questi aveva affermato con un certo fastidio e rivolto al pubblico che protestava che "tutti voi che siete oggi qui avete votato in passato per quanto prposto dai precedenti cda!".
Pur se con diverse interpretazioni della libertà di parola e d’espressione, concessa molto oltre i tempi stabiliti anche a chi non aveva diritto ad intervenire non essendosi registrato a parlare (e qui torniamo al principe della legge interpretata solo a vantaggio suo e in "malo" modo, vista la provenienza maladense del convegnista preferito da Achille Variati, il solito Renato B.)  ma gestita con cronometrica pignoleria con chi protestava anche solo piangendo, quella di mercoledì 13 è stata una giornata che ha dato comunque voce ai soci che dovevano fare le "comparse" della rappresentazione accanto al protagonista fondo Atlante , che comunque col suo delegato, l'avv. Alessandro De Nicola, ha correttamente recepito una parte delle istanza di "base" per precisare l'azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori.

C'è stato anche chi, come l'associazione Noi che credevamo nella BPVi, non l'ha fatto astendendosi perchè voleva evidenziare simbolicamente che voleva un'azione più larga e decisa di quella che ora tutti i soci, al 99,99% (soci residui indagati esclusi), si aspettano di vedere attuata...

Come? Vedremo e riferiremo.


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