Quotidiano | Categorie: Fatti

Area archeologica della Basilica palladiana, da domani al via le visite guidate alla scoperta della Vicenza sotterranea

Di Monica Zoppelletto Venerdi 30 Giugno 2017 alle 15:44 | 0 commenti

 

Dall'1 luglio sarà possibile scoprire e ammirare la Vicenza sotterranea in Basilica Palaldiana. Il sindaco Achille Variati, il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e l'assessore alla cura urbana Cristina Balbi hanno infatti presentato il nuovo percorso di visita dell'area archeologica. "Le amministrazioni comunali, compresa quella che ci ha preceduto, hanno preso coscienza dell'importanza di investire in questo luogo così straordinario che ci continua a dare tante soddisfazioni - ha dichiarato il sindaco Achille Variati -. Un milione e mezzo di accessi in Basilica palladiana a partire dalla sua riapertura nell'ottobre del 2012 è un numero che parla da solo. La Basilica è diventato un punto di riferimento per i cittadini, anche in termini di identità, da vivere appieno.

Per troppi anni è stata vista solo da fuori. Cambiando la modalità di fruizione di questo importante monumento, è cambiata anche la concezione della piazza: da mero luogo di attraversamento, per andare da una parte all'altra della città, è diventato un punto di incontro e ritrovo dei cittadini. L'inaugurazione odierna dell'area archeologica all'interno della Basilica è un ulteriore tassello che va a completare la bellezza e la complessità del ruolo del simbolo della nostra città. Ringrazio, pertanto, i miei assessori per il loro lavoro all'interno di un contesto monumentale così delicato oltre alla Sorprintendenza e alla Regione che non hanno mancato di offrire il loro prezioso apporto nel realizzare questo importante restauro che offre ai vicentini e ai turisti una nuova occasione per conoscere la storia di Vicenza".


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Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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